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Gian Maria Gros-Pietro, il presidente del Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo, ha parlato della crisi della compagnia cinese Evergrande, che negli ultimi giorni ha fatto tremare i mercati. “Io credo che le autorità cinesi siano pronte a tamponare qualunque evenienza. Hanno già dichiarato che interverranno ed è chiaro che quel Governo tiene sotto controllo tutta l’attività finanziaria. Sta anche allargando la sua attenzione alla finanza non banking. Ritengo che questo sia un passo avanti importante, perché c’è un possibile rischio di contaminazioni. La finanza deve essere oggetto di vigilanza livellata e di parità di condizioni“, ha spiegato.
Gros-Pietro: “Non mi aspetto conseguenze né immediate né destabilizzanti”
“Le autorità americane, in particolare la Fed, hanno grande esperienza nei mercati e quindi non credo che verrà preso nessun provvedimento che possa avere conseguenze di destabilizzazione dei mercati” ha aggiunto Gros-Pietro. “Com’è noto, le attività della Fed sono oggetto di lunga meditazione e di graduale comunicazione al mercato del cambiamento di atteggiamenti, con effetti dilazionati nel tempo. Non mi aspetto conseguenze né immediate né destabilizzanti“.
Cosa sta succedendo a Evergrande?
Lo scorso lunedì, Evergrande ha perso l’87% del proprio valore, arrivando al -18,1% sul listino di Hong Kong. La chiusura alla Borsa locale è stata del -10,24%, il picco più basso mai raggiunto da maggio del 2010. La giornata clou sarà quella di domani, giovedì 23 settembre, quando scatterà la scadenza del pagamento degli interessi sui bond offshore.