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“Oggi, ed è un’altra cosa importante, interveniamo di nuovo a saldi invariati. E quindi non ricorriamo a nessuno scostamento, possiamo farlo perché l’andamento dell’economia è di gran lunga migliore del previsto“. Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa, presentando il Dl Aiuti approvato dal Consiglio dei Ministri.
L’assenza di scostamento di bilancio e i dati degli ultimi due anni
“E questo – ha aggiunto Draghi facendo riferimento all’assenza di scostamento di bilancio – è merito della capacità degli italiani, delle famiglie e delle imprese. E forse un po’ anche della politica economica del governo, che ha sostenuto senza esitazione l’economia. Ma nello stesso tempo è riuscito a farlo mantenendo gli obiettivi di riduzione del deficit e del rapporto debito/Pil“.
Il dimissionario presidente del Consiglio ha quindi snocciolato i numeri che hanno permesso all’Italia la grande crescita in corso. “La crescita annuale acquisita finora è pari al 3,4%. Più di quanto avesse stimato il ministero dell’Economia in aprile per tutto il 2022. Si tratta di un dato molto positivo, sia se lo confrontiamo con il passato recente, sia se lo confrontiamo con tutti gli altri Paesi. Negli ultimi due anni la crescita del Pil è stata del 6,6% l’anno scorso e oggi siamo al 3,4% acquisito“, ha ricordato Draghi.
Draghi sottolinea: “Italia mai cresciuta così tanto da vent’anni”
Si tratta di numeri che fanno inevitabilmente seguito al crollo avvenuto nel biennio dell’emergenza Covid. Ma che ugualmente fanno segnare un record per il nostro Paese. “Nel corso degli ultimi vent’anni – ha sottolineato infatti Draghi –, l’Italia non era mai cresciuta oltre il 2%. Quindi, in questo senso, questo confronto con il passato vede gli ultimi due anni di fronte a una crescita davvero straordinaria“.
“Ma anche nei confronti internazionali, se vediamo le ultime previsioni del Fondo Monetario Internazionale, dicono che nel 2022 cresceremo più della Germania, della Francia. Più della media dell’area dell’Euro. Più degli Stati Uniti“, ha concluso Draghi.