Da questa settimana è possibile fare domanda per richiedere il “Contributo a fondo perduto 2020”: si tratta di un sostegno per Pmi, autonomi, attività commerciali e artigianali, introdotto dal Dl Rilancio. L’Agenzia delle Entrate ha fornito tutte le istruzioni per richiederlo, con una comunicazione ad hoc del direttore Ernesto Maria Ruffini.
Dl Rilancio, chi può fare domanda per il bonus?
La platea dei soggetti soggetti destinatari della misura è vasta: imprese (di ogni comparto), partite Iva e titolari di reddito agrario, che siano in attività al giorno della presentazione dell’istanza. Sono esclusi invece i soggetti la cui attività risulti cessata nella data di presentazione della richiesta, i soggetti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria (le note casse previdenziali), gli intermediari finanziari e le società di partecipazione, e infine i soggetti che fruiscono del bonus professionisti.
Per poter ricevere il versamento è necessario avere determinati requisiti. Il primo è quello di aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro. Poi, si può ricevere a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato (e dei corrispettivi) dello stesso mese dell’anno prima, vale a dire del 2019. Oppure che l’attività d’impresa sia stata avviata dal 1° gennaio 2019, o che il domicilio fiscale o la sede operativa sia in uno dei Comuni colpiti da calamità, i cui specifici stati di emergenza erano ancora in atto al 31 gennaio 2020 (si pensi ad esempio alle aree terremotate).
L’ammontare del contributo
L’ammontare del contributo è calcolato applicando una diversa percentuale alla differenza tra l’importo del fatturato e dei corrispettivi di aprile 2020 e l’analogo importo di aprile 2019. Queste le percentuali previste: 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono inferiori o pari a 400.000 euro, 15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano i 400.000 euro ma non l’importo di un milione di euro, 10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano un milione di euro ma non l’importo di 5 milioni di euro.
Il contributo riconosciuto ha delle soglie specifiche: non può essere comunque inferiore a mille euro per le persone fisiche e a duemila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. Il contributo a fondo perduto, una volta accolta la richiesta, viene erogato in modo diretto con accredito sul conto corrente dell’Iban intestato al soggetto che ha richiesto il bonus. L’intervallo di tempo per richiederlo va dal 15 giugno al 24 agosto.
Come si può formalizzare la richiesta?
Si può seguire la procedura nel portale “Fatture e corrispettivi” sul sito dell’Agenzia delle Entrate, compilando l’istanza online tramite l’apposito software di compilazione e invio attraverso il desktop telematico. Nei casi di importi superiori a 150 mila euro, la richiesta va presentata via pec con firma digitale. Il richiedente può avvalersi degli intermediari che ha già delegato al proprio Cassetto fiscale o al servizio di Consultazione delle fatture elettroniche. E’ possibile accedere all’iter in Rete con le credenziali Fiscoonline o Entratel dell’Agenzia, o in alternativa tramite Spid o mediante la Carta nazionale dei Servizi (Cns).
Per ognuna delle domande, il sistema dell’Agenzia effettuerà due elaborazioni successive relative ai controlli formali e sostanziali. L’esito delle due elaborazioni sarà comunicato con specifiche ricevute restituite al soggetto che ha trasmesso l’istanza.