Tra critiche e crisi
Tim Cook e il taglio del 40%
Come spesso accade Apple è stata pionera anche in questo senso. Per ora nessun grande licenziamento di massa come avvenuto nelle aziende concorrenti, ma è stato annunciato il decurtamento del 40% dello stipendio del Ceo Tim Cook, per lui si passerà infatti dagli 84 milioni di euro percepiti in passato ai 49 nel 2023. Per rimanere nell’ambiente delle big tech anche il Ceo di Intel, Pat Gelsinger, vedrà il suo compenso ridursi del 25%. Non sarà l’unico a pagare il momento della crisi tuttavia, perchè anche gli altri manager vedranno diminuire il proprio compenso dal 5 al 15%. L’obiettivo di Intel è infatti tagliare costi per circa 3 milioni di dollari, per questo l’azienda procederà al licenziamento di almeno 500 persone.
La situazione di Google
Non è ancora ufficiale, ma ci si aspetta che anche Sundar Pichai, Ceo di Alphabet, la holding che controlla Google, subirà un decurtamento dello stipendio. Il colosso californiano infatti ha annunciato più di 10.000 licenziamenti nel prossimo futuro, e considerando anche le difficoltà che sta incontrando, con una delle prime flessioni dei ricavi nella sua storia, sembra inevitabile che anche lo stipendio di Pichai subirà un forte ribasso.
I colossi finanziari
Non sono da meno anche i colossi della finanza, con Jamie Dimon, Ceo di JP Morgan, che per quest’anno si dovrà “accontentare” di 34,5 milioni di dollari, ovvero la sua busta paga senza il premio speciale di più di 50 milioni di euro che in passato ha ricevuto. Situazione simile per David Solomon di Goldman Sachs, che riceverà 10 milioni di euro in meno rispetto al 2021, arrivando alla cifra di 25 milioni, poco meno dei 31 milioni che spettano al Ceo di Morgan Stanley, James Gorman, che ha visto alleggerire la sua busta paga del 10%.