Coronavirus, Caritas: “Raddoppiati i nuovi poveri in due mesi”

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono raddoppiati i nuovi poveri in Italia secondo Caritas: sono 38.580 in più rispetto ai primi mesi del 2020. A lanciare l’allarme è l’organismo pastorale della Cei, che ha raccolto i dati di un monitoraggio condotto a livello nazionale su 101 centri diocesani, dal quale emerge un “raddoppio delle persone che per la prima volta si rivolgono ai Centri di ascolto e ai servizi delle Caritas diocesane rispetto al periodo di pre-emergenza”.
Il nuovi dati confermano che la pandemia di Covid-19 e il lockdown emesso per cercare di arginare la diffusione del contagio da coronavirus hanno avuto effetti non trascurabili sulle tasche dei cittadini italiani.

Coronavirus: cresce la domanda di aiuti economici

Oltre all’aumento della richiesta di beni di prima necessità, nella nota, Caritas italiana sottolinea anche una crescita considerevole della domanda di aiuti economici e di sostegno psicologico nei mesi di emergenza sanitaria.

“Cresce la richiesta di beni di prima necessità, cibo, viveri e pasti a domicilio, empori solidali, mense, vestiario, ma anche la domanda di aiuti economici per il pagamento delle bollette, degli affitti e delle spese per la gestione della casa. Nel contempo aumenta il bisogno di ascolto, sostegno psicologico, di compagnia e di orientamento per le pratiche burocratiche legate alle misure di sostegno e di lavoro”, spiega l’organismo pastorale della Cei.

Raccolti oltre 1,9 milioni di euro con la campagna Caritas

Un dato positivo riguarda, invece, l’aumento delle azioni solidali e delle donazioni in tutta Italia. La campagna Caritas “Emergenza coronavirus: la concretezza della carità” ha raccolto finora più di 1,9 milioni di euro da parte di 3.760 offerenti.

Il coinvolgimento della comunità e l’attivazione solidale nel 76,2% delle Caritas monitorate ha riguardato enti pubblici, enti privati o terzo settore, parrocchie, gruppi di volontariato, singoli”, si legge nella nota. “E se il Papa ha donato 100mila euro per un primo significativo soccorso in questa fase di emergenza e la Cei ha messo a disposizione un contributo di 10 milioni di euro dai fondi dell’otto per mille”.

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