Che cos’è la tassa “per costi ambientali” che fa aumentare il prezzo dei biglietti aerei

Un futuro più green ma a che prezzo? Ecco perchè la volontà europea e non solo di inquinare meno porterà a un aumento dei costi dei biglietti aerei

Il 25 giugno, Lufthansa ha annunciato un significativo aumento delle tariffe aeree, un sovrapprezzo che sarà applicato a tutti i biglietti acquistati a partire da questa data, con voli previsti dall’1 gennaio 2025 in poi. Il rincaro, che varierà tra 1 e 72 euro a seconda della lunghezza della tratta. Una conseguenza diretta delle nuove normative ambientali imposte dall’Unione Europea e da altri paesi europei come la Gran Bretagna, la Norvegia e la Svizzera.

A partire dal prossimo anno, tutti i voli in partenza da aeroporti dell’Unione Europea dovranno infatti utilizzare una quota minima di carburante sostenibile per l’aviazione (SAF). Questo fa parte del pacchetto ReFuelEu, che stabilisce una progressiva crescita della quota di SAF obbligatoria: dal 2% nel 2025, al 70% entro il 2050. Inoltre, entro il 2050, il 35% dei carburanti dovrà essere composto da carburanti sintetici (e-kerosene). “Ogni anno il gruppo Lufthansa investe miliardi di euro in nuove tecnologie e collabora con i partner a innovazioni che contribuiscono a rendere il volo progressivamente più sostenibile”, si legge sul sito della compagnia. Inoltre, Lufthansa ha specificato di sostenere “attivamente la ricerca globale sul clima e sulle condizioni meteorologiche da molti anni”.

I costi per una mobilità green

Tuttavia, il cambiamento verso un’aviazione più sostenibile comporta costi significativi. Le previsioni indicano che i vettori del continente dovranno affrontare oltre 800 miliardi di euro di costi aggiuntivi per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, portando la spesa complessiva per la transizione energetica del settore a quasi 1.900 miliardi di euro. L’annuncio di Lufthansa potrebbe essere il primo di una serie di rincari da parte delle compagnie aeree europee. Secondo il Corriere della Sera, anche Air France-KLM e il gruppo IAG (che include British Airways e Iberia) sono pronte a seguire l’esempio della compagnia tedesca. Questo significa che i viaggiatori europei dovranno prepararsi a un aumento generalizzato delle tariffe aeree nei prossimi mesi.

Aereo fermo sulla pista
Immagine | Unsplash @BaoMenglong – Newsby.it

L’impatto del trasporto aereo sull’ambiente

Sul sito del Consiglio Europeo, in una pagina intitolata “8 modi in cui la vita nell’Ue sta diventando più verde”, si evidenzia l’impatto ambientale del trasporto aereo. “Attualmente l’aviazione fa affidamento quasi esclusivamente sui combustibili fossili. Viaggiare in aereo ha un impatto elevato sul bilancio complessivo delle emissioni dell’Ue. Ad esempio, un volo di andata e ritorno da Lisbona a New York genera all’incirca lo stesso livello di emissioni che una persona in media nell’Ue genera per riscaldare la propria casa per un anno intero”, si legge nel documento. Le nuove regole, quindi, mirano a ridurre drasticamente queste emissioni, aumentando l’uso di carburanti sostenibili.

Lufthansa ha espresso preoccupazione per i costi aggiuntivi imposti dalle normative europee. “Un volo Lufthansa da Madrid con trasferimento da Francoforte a Shanghai e ritorno costerà circa 220 euro in più nel 2035”, ha dichiarato il Gruppo Lufthansa, confrontando questa cifra con un aumento di circa 40 euro per lo stesso viaggio con una compagnia non europea che vola via Istanbul. Nonostante queste difficoltà, Lufthansa ha già visto un certo successo con la sua iniziativa Green Fares. “Da febbraio 2023, più di un milione di passeggeri del Gruppo Lufthansa hanno già optato per un biglietto Green Fares, compensando così le proprie emissioni di CO2 individuali legate al volo. In totale, sono state compensate oltre 77.000 tonnellate di CO2”, si legge in un documento della compagnia.

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