Doppia stangata per le tasche degli automobilisti. A gennaio, a seguito del venir meno dello sconto sulle accise rimasto in vigore fino al 31 dicembre 2022, è scattato un aumento del prezzo dei carburanti. Il costo di benzina e gasolio è cresciuto complessivamente di circa 20 centesimi al litro rispetto al 30 dicembre. Lo riporta Staffetta quotidiana, spiegando che “il 2022 si è chiuso con un rialzo dei listini” e il 2023 si è aperto con “l’aumento delle accise su benzina, gasolio e Gpl, tornate al livello normale del 21 marzo 2022“. Anche le quotazioni dei prodotti raffinati hanno chiuso l’anno con un aumento, il terzo consecutivo.
Carburanti: doppio balzo dei prezzi
Nello specifico, il primo giorno dell’anno, con l’aumento delle accise sul carburante, il costo di benzina e gasolio è cresciuto di 15 centesimi al litro, mentre il Gpl di 2,8 centesimi al litro. Rialzo a cui va aggiunta l’Iva e che quindi ha un impatto sui prezzi alla pompa di 18,3 centesimi al litro su benzina e gasolio e di 4,3 centesimi al litro sul Gpl.
Medie dei prezzi
Nel dettaglio, in base all’elaborazione di Staffetta Quotidiana dei dati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico, aggiornati alle 8 di ieri, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è cresciuto in media a 1,732 euro al litro (+106 millesimi, compagnie 1,730, pompe bianche 1,738). Mentre il prezzo medio praticato per il diesel è salito a 1,794 euro/litro (+102, compagnie 1,791, pompe bianche 1,803). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato si porta a 1,891 euro/litro (+117, compagnie 1,918, pompe bianche 1,820). La media del diesel servito è cresciuta, invece, a 1,953 euro/litro (+114, compagnie 1,979, pompe bianche 1,884). Mentre il Gpl servito a 0,780 euro/litro (+15, compagnie 0,790, pompe bianche 0,767).