La firma della lettera di intenti tra Tim e Cdp ha sancito un passo decisivo nella creazione di una società unica della rete a banda ultralarga. Nell’attesa dell’incontro di giovedì mattina e del Cda di Atlantia, dunque, si avvicina l’ipotesi di un accordo tra Atlantia e Cdp (Cassa depositi e prestiti) che potrebbe condurre allo scorporo del 70% della società Autostrade in mano a Benetton. Nel frattempo, il titolo corre in Borsa e guadagna 8 punti percentuali.
Revoca Autostrade, ipotesi di accordo tra Atlantia e Cdp
L’accordo sulla revoca di Autostrade è del 14 luglio scorso, ma in più di un mese non sono arrivati nuovi aggiornamenti. A metà luglio, infatti, era stata disposta la lenta uscita di Benetton da Autostrade, che sarebbe andata di pari passo con l’ingresso della Cassa depositi e prestiti. Settembre potrebbe essere il mese decisivo per sancire l’iter che potrebbe poi protrarsi fino alla primavera del 2021. Nel frattempo, il titolo di Autostrade approdava in Borsa con la necessaria assegnazione di quote ai soci di Atlantia. Nel corso di alcuni mesi, però, Atlantia aveva attuato delle mosse particolari, come la vendita diretta di Aspi (88%).
La svolta potrebbe arrivare a breve, visto il patto siglato tra Tim e Cdp per la creazione di una società unica a banda ultralarga. Per giovedì 3 settembre, inoltre, è atteso un incontro con i vertici di Atlantia: l’ipotesi è quella di siglare un accordo tra Atlantia e Cdp.
Un percorso a due tappe
Secondo quanto riferisce l’agenzia Bloomberg, inoltre, pare che la famiglia Benetton si stia muovendo in due direzioni. Come concordato in luglio, Atlantia dovrebbe sganciarsi da Aspi (titolare della concessione di Autostrade con una quota pari al 70%) e trovare una nuova collocazione. La società nascente, quindi, potrebbe vedere un aumento di capitali pari a 6 miliardi di euro. Di questi, però, almeno 4 miliardi andrebbero a ripagare i debiti di Autostrade, mentre i restanti 2 miliardi potrebbero andare a comprare quel 18% che resta in post spin off di Atlantia.
Una procedura che potrebbe protrarsi fino alla primavera del 2021 e che comporterebbe la conclusiva e definitiva uscita di Benetton dalla società Autostrade. Aspi verrebbe valutato per 11 milioni di euro.
Il titolo di Atlantia corre in Borsa
Rimbalzo positivo per il titolo di Atlantia che guadagna 8 punti percentuali in Borsa. Dopo una chiusura non brillante (+1%) e dopo un listino negativo per Piazza Affari, il titolo ottiene +2,2% nella sola giornata di martedì 1 settembre.
L’obiettivo di Benetton è proseguire l’iter verso due direzioni:
- vendita dell’88% di Aspi per favorire l’ingresso della Cdp,
- scissione di Aspi e Atlantia per favorire la quotazione in Borsa.
Entrambi i percorsi favorirebbero – di fatto – l’ingresso della cassa depositi e prestiti (Cdp) in Autostrade ed entro 18 mesi porterebbero all’uscita definitiva di Benetton dalla società.