Grandi notizie: arriva un aumento dell’importo dell’assegno INPS ma non per tutti. Controlla la tua posizione rapidamente.
Le notizie ufficiali mostrano in anteprima un assegno di giugno sicuramente più corposo quindi per il prossimo mese la situazione dovrebbe essere nettamente migliore per coloro che devono ottenere l’erogazione della pensione direttamente dall’INPS.
Ci sono però motivi diversi, quindi è bene fare i calcoli per non farsi trovare impreparati e capire bene quanto (e se) spetta effettivamente l’aumento dell’assegno Inps. Potreste essere tra coloro che non potranno beneficiare di questa allettante possibilità.
Giugno è un mese fruttuoso dal punto di vista economico perché si parla di un aumento delle pensioni grazie a due fattori differenti. Bisogna considerare il ricalcolo dei trattamenti annui dell’IRPEF e quindi il conseguente aumento che si è generato. Soprattutto per chi si è trovato con la seconda aliquota, che è quella che ha risentito maggiormente dei cambiamenti.
Aumento INPS, il nuovo importo a giugno: controlla se lo riceverai
Le variazioni Irpef hanno portato ad un aumento di circa 20 euro su base mensile. Il trattamento però risulta più corposo di almeno 120 euro perché ci sono gli arretrati che non sono ancora stati pagati. Quindi, secondo la linea, coloro che rientrano nella seconda fascia Irpef al 23% ovvero con reddito entro i 28 mila euro, riceveranno questo importo come maggiorazione una tantum. Nei prossimi mesi invece troveranno un aumento tra i 10 e i 20 euro.
Le ulteriori aggiunte che saranno invece fatte possono riguardare dei benefici arretrati che verranno erogati direttamente sull’assegno di giugno. Questi ovviamente sono soggettivi, dipende dalle richieste effettuate e quindi bisogna verificare nella propria area personale.
Bisogna accedere direttamente al sito dell’INPS con SPID, CIE o CNS, quindi entrare nel proprio piano previdenziale, sulla finestra laterale a sinistra andare sulla voce pensioni e poi sui pagamenti. Qui si trovano tutti, dal più recente ai precedenti. Andando su 2024 e poi su giugno si aprirà la finestra con le specifiche che permette di sapere anche come si compone quel reddito quindi effettivamente di cosa si tratta.
Senza contare che è in arrivo il pagamento della quattordicesima che viene corrisposta tra giugno e luglio e anche il corrispettivo di quanto emerso in dichiarazione dei redditi che viene però solitamente inoltrato con il pagamento di luglio per chi ha fatto l’invio tempestivo della comunicazione con tutte le specifiche del caso. Mesi particolarmente ricchi, dunque, in cui moltissime persone troveranno degli assegni decisamente più corposi.