Il 95enne è tornato a casa dall’ospedale dopo il ricovero in seguito a un ictus. Scopriamo chi è l’intelettuale
L’intellettuale statunitense Noam Chomsky è stato recentemente dimesso dall’ospedale Beneficiencia Portuguesa di San Paolo, Brasile, dove era stato ricoverato per le conseguenze di un ictus. La notizia della sua dimissione è stata confermata da un portavoce del centro sanitario, smentendo le voci che si erano diffuse sui social network riguardo alla presunta morte dello scrittore.
Le voci sulla morte smentite
Le speculazioni sulla morte di Chomsky si sono diffuse rapidamente sui social network, causando preoccupazione tra i suoi seguaci e il pubblico in generale. Tuttavia, queste voci sono state prontamente smentite, prima dalla moglie di Chomsky, Valeria Wasserman, e successivamente dal centro medico stesso. Wasserman ha chiarito che suo marito è vivo e che, nonostante le sue gravi condizioni di salute, sta ricevendo le cure necessarie a casa. La dichiarazione ufficiale del centro sanitario, firmata dal direttore esecutivo Renato Vieira e dal cardiologo Marcelo Sampaio, ha messo fine alle speculazioni, affermando che Chomsky continuerà il suo trattamento medico a domicilio.
L’ictus e le condizioni di salute
Noam Chomsky, 95 anni, aveva subito un ictus nel giugno dell’anno precedente, che aveva gravemente compromesso la metà destra del suo corpo. Questo evento aveva portato al suo ricovero in ospedale, dove ha ricevuto cure intensive per lungo tempo. La moglie Valeria, brasiliana, ha parlato delle difficoltà che Chomsky sta affrontando, inclusa una significativa paralisi del lato destro e difficoltà nel parlare. La coppia risiede a San Paolo dal 2015, e Valeria ha giocato un ruolo cruciale nel fornire supporto e assistenza durante questo periodo difficile.
Chi è Noam Chomsky
Noam Chomsky è una delle figure intellettuali più influenti del XX e XXI secolo. Nato a Philadelphia nel 1928, Chomsky ha studiato filosofia e matematica presso l’Università di Pennsylvania, specializzandosi poi in linguistica sotto la guida di Zellig S. Harris e Roman Jakobson. È noto per aver rivoluzionato gli studi linguistici con la sua teoria della grammatica generativa, introdotta nel 1957 con il libro “Strutture sintattiche”. Secondo Chomsky, il linguaggio è una facoltà innata e la “grammatica generativa” è un insieme di regole universali inscritte nel cervello umano.
Contributi accademici e riconoscimenti
Oltre alla linguistica, Chomsky ha influenzato diversi campi del sapere, tra cui la psicologia, la logica e la filosofia. È autore di centinaia di articoli scientifici e ha ricevuto numerosi riconoscimenti accademici. Ha insegnato nel Department of Linguistic and Philosophy del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ed è membro di prestigiose associazioni scientifiche come l’American Academy of Arts and Sciences e la National Academy of Science.
Attivismo politico
Chomsky è sicuramente noto anche per il suo attivismo politico. È un critico radicale delle politiche estere degli Stati Uniti e di Israele, nonché dei media mainstream. Ha scritto numerosi libri e articoli su temi di attualità, diritti umani, economia e politica internazionale. Chomsky si è sempre schierato a favore di un pacifismo radicale e ha criticato duramente il neoliberismo, denunciandone le ingiustizie e i rischi per la società.
Uno dei messaggi centrali del pensiero di Chomsky è l’idea che la manipolazione delle coscienze e dell’informazione crea le condizioni ideali per il dominio e lo sfruttamento della società. Le sue critiche al neoliberismo e al controllo mediatico rimangono rilevanti, offrendo una visione lucida e stimolante delle dinamiche di potere contemporanee.