Italia restituisce frammento del Partenone alla Grecia: infuria la disputa nel Regno Unito

L’Italia restituirà un frammento appartenente al fregio orientale del Partenone alla Grecia. Si tratta di un accordo rivoluzionario che potrebbe rinnovare le pressioni sulla Gran Bretagna per rimpatriare i marmi del Partenone di 2.500 anni rimossi da Lord Elgin all’inizio del XIX secolo.

Il museo di Palermo restituirà frammento al Partenone

Il frammento marmoreo, che raffigura il piede di una dea, Peitho o Artemide, che fa capolino da un’elaborata tunica, è attualmente conservato presso il Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas di Palermo, in Sicilia. Fu originariamente acquistato dall’Università di Palermo dalla vedova di Robert Fagan, console britannico per la Sicilia e Malta, dopo la sua morte nel 1816. Il manufatto sarà prestato per quattro anni nell’ambito di un accordo di scambio culturale tra Sicilia e Grecia, con l’intenzione di prolungare il periodo di prestito di ulteriori quattro anni. Ma, alla fine, il ritorno in Grecia potrebbe diventare definitivo.

In cambio riceverà una statua di Atene del V secolo a.C.

In cambio, il Museo dell’Acropoli di Atene presterà al museo di Palermo una statua senza testa della dea Atena del V secolo a.C., nonché un’anfora dell’VIII secolo a.C. L’accordo, che prevede uno scambio di iniziative culturali tra i due musei, arriva dopo diversi anni di trattative tra le autorità siciliane e greche. “Rimandare al contesto delle sue origini un piccolo, ma significativo, frammento appartenente al Partenone ha un valore simbolico molto forte“, ha affermato l’assessore alla Cultura della Sicilia, Alberto Samonà. “È anche una risposta al dibattito internazionale sui manufatti del Partenone. Ma non voglio entrare in quel dibattito. Per noi questo è un gesto di amicizia, Grecia e Sicilia sono due aree del Mediterraneo che condividono una storia comune“, ha aggiunto Samonà.

La lunga battaglia della Grecia per la restituzione del Partenone

Già in passato il museo ha dato in prestito il frammento alla Grecia. Ma, secondo Samonà, l’ultimo trasferimento potrebbe diventare permanente. La decisione spetterà, tuttavia, al ministero della Cultura italiano. Non si sa come Fagan, un archeologo dilettante, abbia acquisito il frammento. Una teoria suggerisce che a donarglielo fu lo stesso Elgin, l’aristocratico britannico che ha scavato la maggior parte degli antichi marmi del Partenone tra il 1801 e il 1804 prima di venderli al British Museum nel 1816.

La Grecia ha lottato a lungo per il rimpatrio dei marmi dal Regno Unito. A novembre, il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, ha chiesto alla Gran Bretagna di restituire i marmi alla Grecia, offrendo allo stesso tempo di prestare alcuni tesori storici greci al British Museum. In risposta, Downing Street ha affermato che la restituzione dei marmi era una questione per il British Museum. Il primo ministro britannico, Boris Johnson, aveva precedentemente affermato che i marmi sarebbero rimasti in Gran Bretagna, sostenendo che erano stati acquisiti legalmente.

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