I cinque neologismi nati su TikTok inseriti nella Treccani

Massimo Bray, Direttore Generale di Treccani, ha dichiarato: “La lingua è viva anche tra i più giovani che spesso sono oggetto di un ritratto non veritiero: credo che oggi ci sia solo un modo differente di leggere, usare la cultura, le parole”

Cinque neologismi, nati su TikTok, sono stati ufficialmente inseriti nella prestigiosa enciclopedia Treccani. L’annuncio è stato fatto durante un evento speciale a Milano, che ha visto la partecipazione di figure di spicco sia del mondo accademico che di quello digitale.

I 5 neologismi inseriti nella Treccani

Le parole in questione sono: “Creator”, “Delulu”, “Demure”, “POV” e “Slayare” e rappresentano un cambiamento culturale che riflette i valori di inclusività, creatività e interattività tipici della piattaforma. Secondo Massimo Bray, Direttore Generale di Treccani: Le nuove tecnologie di comunicazione ci chiamano a interpretare i fenomeni linguistici in tempo reale e in contesti sociali e culturali completamente nuovi. TikTok, in questo senso, è un osservatorio privilegiato. È una piattaforma che valorizza molto la creatività delle persone, dando vita a forme di espressione e modalità di elaborazione e trasmissione dei contenuti che, spesso, rispecchiano cambiamenti sociali rilevanti, come l’esigenza di immediatezza e di interattività. Grazie al nostro account su TikTok abbiamo potuto osservare questi fenomeni in modo diretto, allargando ulteriormente il campo della ricerca linguistica Treccani e continuando a compiere la nostra missione di custodi e interpreti della lingua italiana”.

Tik Tok
Tik Tok | pexels @cottonbro studio – Newsby.it

Ginevra Olmo e Sebastiano Gravina, content creator che hanno moderato l’evento, hanno raccontato come TikTok sia diventato uno spazio in cui le emozioni, le idee e le competenze possono trasformarsi in vere opportunità, e come dietro ogni contenuto ci siano ricerca, sperimentazione e una grande passione.

Salvatore Di Mari, Head of Operations TikTok Italia e Spagna, ha evidenziato l’importanza della piattaforma come mezzo per la costruzione di connessioni: “Anche nel 2024 TikTok si conferma il palcoscenico ideale per artisti emergenti, piccole imprese e artigiani, offrendo loro una visibilità senza precedenti. È anche un incubatore di talenti, nuove forme di storytelling e idee innovative che trasformano passioni in vere e proprie professioni. Con il suo impatto sulla diffusione di contenuti, continua a reinventare il linguaggio e a costruire ponti tra le generazioni. Un luogo dove scoperte, tendenze e ispirazioni si mescolano per generare un impatto sociale che va oltre lo schermo”.

Le definizioni fornite dall’enciclopedia

  • Creator: persona che, per mestiere o per passione, crea e pubblica contenuti originali e innovativi, principalmente video, da destinare alle piattaforme digitali.
  • Delulu: nel linguaggio dei social media, viene detto di chi, e spesso da chi, si abbandona a fantasie irrealizzabili e destinate a essere infrante, per esempio vagheggiando relazioni sentimentali con personaggi famosi come creator e influencer.
  • Demure: di persona, elegante e riservato, sobrio e discreto nel modo di presentarsi e comportarsi; ma spesso, attraverso piattaforme di condivisione come TikTok, viene detto in senso antifrastico, per ridicolizzare atteggiamenti di affettata compostezza e ipocrita decoro.
  • POV: acronimo inglese (Point Of View – ‘punto di vista’), usato per indicare un tipo di ripresa, utilizzato nei social media e nei videogiochi, nel quale il creatore del contenuto non compare in scena ma mostra in soggettiva un punto di vista specifico per favorire l’immedesimazione nella storia da parte di chi osserva il video.
  • Slayare: nel linguaggio dei social media, fare un ottimo lavoro, realizzare una performance molto soddisfacente, usato in modo impressivo in una dimensione colloquiale.

L’originalità che si può esprimere oggi su TikTok”

Questi termini rappresentano il dinamismo della lingua, che si adatta e si trasforma per rispecchiare nuovi contesti sociali e culturali. Bray ha ribadito il ruolo fondamentale della lingua come ponte tra le generazioni: “La lingua è viva anche tra i più giovani che spesso sono oggetto di un ritratto non veritiero: credo che oggi ci sia solo un modo differente di leggere, usare la cultura, le parole. Differente non peggiore, anzi, si prenda ad esempio #booktok, fenomeno ormai diffuso che, da parola riconosciuta nel 2023 da Treccani, diventa community, istituzione, espressione di una visione condivisa del mondo attraverso una passione, l’amore per i libri”.

Questo fenomeno riflette il modo in cui i giovani utenti di TikTok stanno contribuendo attivamente all’evoluzione del linguaggio, portando alla luce una creatività linguistica che sfida i confini tradizionali. Come sottolineato da Salvatore Di Mari: “L’originalità che si può esprimere oggi su TikTok, porta al fatto che si usi un linguaggio specifico per creare connessioni immediate con altri con la possibilità di utilizzare un termine nuovo perché è più inclusivo”.

Un dialogo intergenerazionale

La collaborazione tra una piattaforma giovane e dinamica come TikTok e un’istituzione storica come Treccani dimostra che il dialogo intergenerazionale è non solo possibile, ma anche arricchente. Il linguaggio, come ha sottolineato Bray, è uno strumento potente che ci permette di esprimere chi siamo e di costruire ponti tra culture e generazioni. TikTok, con la sua capacità di rendere virali idee e concetti, si conferma un attore cruciale in questo processo.