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Stamattina, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, ha debuttato la mostra di Jenny Saville, ‘L’arte di dipingere la carne’. L’esposizione avrà luogo in diverse aree della città fino al prossimo 20 febbraio. Le sue opere sono principalmente esposte nel Museo del Novecento. Ma si possono trovare disegni e dipinti anche nel Museo dell’Opera del Duomo, nel Museo degli Innocenti e nella Casa Buonarroti. Infine, nel palazzo del Comune di Firenze, si può ammirare la grande tela della pittrice inglese dal titolo ‘Fulcrum’.
L’obiettivo della rassegna di Firenze è quello di evidenziare la correlazione tra Saville e i maestri del Rinascimento italiano, in particolare con alcuni grandi capolavori di Michelangelo. Nelle sale del Museo Novecento sono esposte circa un centinaio di opere di medio e grande formato; mentre nel loggiato esterno si trova aperta una vetrina affacciata sulla piazza per rendere visibile il ritratto monumentale di Rosetta II (2000-2006). La giovane donna non vedente conosciuta dall’artista è ritratta come un cantore cieco o una mistica in estatica concentrazione.
Firenze, il curatore: “Tra le più grandi pittrici al mondo”
Così il curatore della mostra fiorentina e direttore del Museo del Novecento, Sergio Risaliti: “La città ospita una delle più grandi pittrici viventi al mondo, che è stata capace di sorprendere il mondo dell’arte con quadri monumentali, per la forza della rappresentazione di questi corpi femminili, in pieno dialogo con duemila anni di storia al maschile in un modo altrettanto potente. Credo che sia il matrimonio perfetto tra l’umanesimo passato che ha reso grande questa città e quello contemporaneo, che mette al centro la figura femminile – conclude -. È un’artista che è stata capace di evolversi continuamente”.