Si è tenuta nella mattinata di mercoledì 10 maggio, la cerimonia di presentazione dei candidati ai premi “David di Donatello” al Quirinale. Presente anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha parlato di cinema, arte e cultura, e dell’importanza che queste tre componenti rivestono in Italia. “Saluto tutti voi, candidati ai Premi David di Donatello, e tramite voi quanti partecipano alla vita, alla creatività, allo sviluppo del nostro cinema. Grande riconoscenza rinnoviamo nei confronti di Gian Luigi Rondi, che ebbe l’intuizione di questo premio 68 anni or sono, riuscendo con vera grande tenacia a radicarlo e farlo crescere. Lo ricordiamo mentre portiamo avanti il testimone che ci ha lasciato. Il cinema è immaginazione e storia, emozione e cultura. È anche svago, sogno, libertà. Ha impresso segni indelebili nella memoria di ciascuno e appartiene alla nostra civiltà come uno dei suoi tratti identitari”, ha dichiarato Mattarella.
L’importanza dei David di Donatello
Mattarella ha poi parlato di cinema, e dell’importanza che questo riveste nel patrimonio culturale italiano: da De Sica, a Visconti, fino a Fellini, l’intervento del presidente è stato un elogio alla settima arte. “Proprio i David ci aiutano a tracciare e scandire il percorso, ad avere la percezione del cammino compiuto, dei valori in campo, di questo patrimonio di arte e cultura che fa pienamente parte della storia italiana. Il cinema è un testimone che passa di mano in mano. Alla prima edizione del David, nel 1956, venne premiato Vittorio De Sica per ‘Pane, amore e…’ Compie sessant’anni ‘Il Gattopardo’ di Luchino Visconti. Cinquant’anni or sono – era il 1973 – arrivò nelle sale ‘Amarcord’ di Federico Fellini, poi vincitore dell’Oscar. Potrei continuare, ma rischierei di trascurare capolavori assai più di quanti sarebbe possibile citare. Una sequenza emozionante di film che hanno fatto epoca, che hanno fatto conoscere il nostro talento nel mondo, che hanno anche scandito la vita della Repubblica e riempito l’album dei nostri ricordi”, ha dichiarato il presidente.
Pnrr e cultura
Mattarella ha trovato spazio anche per inserire il Pnrr nel discorso, ricordando come questi finanziamenti possano ridare nuova linfa alla cultura italiana. “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha capitoli rilevanti che interessano il cinema e la cultura. È una opportunità storica quella che abbiamo davanti, una sfida che dobbiamo superare come Paese. La condizione per riuscire a ottenere i risultati migliori dai progetti messi in campo è la capacità di tutti gli operatori, delle istituzioni pubbliche, delle imprese, degli artisti come di ogni categoria di lavoratori del cinema, di dialogare proficuamente e trovare intese e convergenze”, ha continuato il presidente. Il talento italiano, ha ricordato Mattarella, continua a essere apprezzato in tutto il mondo. “Il gusto e la qualità italiane hanno nel cinema, con le sue radici e le sue icone, un grande propulsore. Le istituzioni sono quindi chiamate a sostenere la cultura nelle sue diverse espressioni. Promuovere cultura vuol dire promuovere anzitutto la sua libertà”, ha concluso.