Brigitte Bardot compie 90 anni: i film che l’hanno consacrata

Brigitte Bardot celebra i suoi 90 anni. Scopri i cinque film imperdibili che hanno reso leggendaria l’icona del cinema francese

Brigitte Bardot, una delle più grandi icone del cinema francese, ha recentemente celebrato i suoi 90 anni. Conosciuta in tutto il mondo come sex symbol e musa della cultura pop, Bardot ha rappresentato non solo una rivoluzione estetica, ma anche un simbolo di libertà e emancipazione femminile. Le sue iniziali, “B.B.”, sono diventate sinonimo di una bellezza ribelle, indomabile e dirompente, paragonabile solo a quella di Marilyn Monroe.

Brigitte Bardot e i suoi 90 anni: la vita e i film che l’hanno consacrata

Nata a Parigi il 28 settembre 1934 in una famiglia borghese, Bardot fin da giovanissima manifestò un talento artistico che la portò inizialmente a seguire la strada della danza classica. Tuttavia, il suo futuro sarebbe stato nel mondo del cinema e della moda, dove il suo fascino unico avrebbe conquistato l’immaginario collettivo. Prima modella, poi attrice e successivamente cantante dal 1962, Bardot ha saputo reinventarsi più volte, diventando un’icona in ogni campo che ha toccato.

Brigitte Bardot e i suoi 90 anni: la via e i film che l'hanno consacrata
Brigitte Bardot e i suoi 90 anni: la via e i film che l’hanno consacrata – Wikimedia Commons @Unknown (Mondadori) – Newsby.it

 

La sua vita sentimentale è stata movimentata e spesso al centro dell’attenzione dei media. A soli 16 anni, iniziò una relazione con il regista Roger Vadim, che sarebbe diventato il suo primo marito. In seguito, Bardot avrebbe avuto altri tre matrimoni e numerose relazioni famose, che contribuirono a rafforzare la sua immagine di femme fatale. Ma il grande shock per il jet set internazionale arrivò quando, all’apice della sua carriera, decise di abbandonare il mondo dello spettacolo per dedicarsi completamente alla causa animalista.

Nel 1973, quando era ancora una delle attrici più richieste a livello mondiale, Bardot prese la drastica decisione di ritirarsi dalle scene per dedicarsi a tempo pieno alla difesa dei diritti degli animali. Fondò la Fondazione Brigitte Bardot, un’organizzazione che si batte per proteggere gli animali dal maltrattamento e dallo sfruttamento. Bardot fu una pioniera in questo campo, molto prima che il tema diventasse un argomento di discussione diffuso, e ha continuato a lottare per la causa per oltre quattro decenni.

Nonostante la sua ritirata dal mondo del cinema, la sua fama non è mai scemata. Brigitte Bardot rimase un’icona globale, e la sua influenza si estese anche al di fuori dello schermo. Fu la sua amica e collega, Marina Vlady, a convincerla a combattere contro un tumore al seno che le era stato diagnosticato nel 1984. Inizialmente, Bardot aveva rifiutato le cure, credendo che fosse il suo destino, ma dopo l’insistenza di Vlady, accettò di curarsi e vinse la battaglia contro il cancro. Questo episodio dimostra la complessità della sua personalità, sempre divisa tra il fatalismo e la resilienza.

Brigitte Bardot ha segnato la storia del cinema francese e internazionale grazie a una serie di ruoli iconici che l’hanno resa una delle attrici più amate e desiderate del mondo. Uno dei film che maggiormente ha contribuito a consacrare la sua fama è stato Piace a troppi (“Et Dieu… créa la femme”) del 1956, diretto dal suo allora marito Roger Vadim. In questo film, Bardot interpreta Juliette, una giovane donna dal fascino irresistibile che sconvolge la vita di un piccolo villaggio di pescatori. La pellicola, ambientata a Saint-Tropez, divenne un fenomeno di costume e lanciò Bardot come sex symbol globale. Fu proprio dopo questo film che Bardot acquistò la celebre villa La Madrague a Saint-Tropez, dove vive ancora oggi con il marito Bernard d’Ormale.

Un altro film iconico nella carriera di Bardot fu Il disprezzo (“Le Mépris”), diretto da Jean-Luc Godard nel 1963. Questa pellicola è considerata una delle opere più importanti della Nouvelle Vague e rappresenta una critica al rapporto tra arte e mercato nel cinema. Godard scelse Bardot per interpretare la moglie di uno sceneggiatore, un ruolo che rappresenta una delle sue interpretazioni più intense e complesse. Accanto a Michel Piccoli, Bardot incarna una donna insoddisfatta e in crisi, una figura che rifletteva anche il tumulto personale del regista stesso in quel periodo. Nonostante i rapporti non sempre facili sul set, Il disprezzo è oggi considerato un classico senza tempo.

Negli anni ’60, Bardot continuò a ottenere ruoli di grande successo. Tra i più noti, vi è il film Viva Maria! del 1965, diretto da Louis Malle, in cui recita accanto a un’altra leggenda del cinema francese, Jeanne Moreau. In questo film brillante e comico, Bardot e Moreau interpretano due cantanti di varietà che, durante un tour in America Centrale, si trovano coinvolte in una rivoluzione. Il film mette in mostra la verve comica di Bardot e dimostra la sua versatilità come attrice, capace di passare dai ruoli drammatici a quelli più leggeri con disinvoltura.

Un altro ruolo memorabile di Bardot fu quello in La ragazza del peccato (“En cas de malheur”) del 1958, diretto da Claude Autant-Lara. Tratto da un romanzo di Georges Simenon, questo film offre a Bardot l’opportunità di recitare al fianco di grandi attori del cinema francese come Jean Gabin e Edwige Feuillère. Bardot interpreta una giovane prostituta che si innamora di un avvocato di mezza età, interpretato da Gabin. Questo ruolo drammatico segnò un ulteriore passo nella sua carriera, dimostrando che Bardot era molto più di un semplice volto bello: era una vera attrice in grado di affrontare ruoli complessi.

Nonostante il suo enorme successo, Brigitte Bardot decise di abbandonare la recitazione all’inizio degli anni ’70. All’apice della sua carriera, la pressione mediatica e l’invasione costante nella sua vita privata la spinsero a fare un passo indietro. L’ultimo film a cui partecipò fu L’histoire très bonne et très joyeuse de Colinot Trousse-Chemise del 1973, dopodiché si ritirò dal cinema, rifiutando ogni offerta successiva.

Dopo il suo ritiro, Bardot si concentrò interamente sulla sua attività di attivismo per la difesa degli animali. La sua Fondazione Brigitte Bardot divenne una delle organizzazioni più attive nel campo della protezione degli animali, impegnata in campagne contro la caccia, l’uso delle pellicce e i maltrattamenti negli zoo e nei circhi.

Nonostante siano passati decenni dal suo ritiro, Brigitte Bardot rimane una figura di riferimento e una leggenda vivente. La sua influenza continua a permeare la cultura pop, e molte celebrità, stilisti e registi si ispirano ancora oggi alla sua immagine e alla sua carriera. Il suo stile inconfondibile, fatto di capelli biondi spettinati, trucco occhi marcato e abiti minimalisti, è stato imitato da generazioni di donne.

La sua villa a Saint-Tropez, La Madrague, è diventata un simbolo del glamour e della vita bohémien che Bardot incarnava. Anche se ha scelto una vita lontana dai riflettori, il suo impatto sul cinema, sulla moda e sulla cultura resta incancellabile. Brigitte Bardot non è solo una star del passato, ma un’icona senza tempo, un simbolo di bellezza, libertà e ribellione che continua a ispirare il mondo intero.

In conclusione, Brigitte Bardot non è stata solo un’attrice di successo e una sex symbol. La sua vita, sia dentro che fuori dal set, ha avuto un profondo impatto sulla cultura e sulla società. Dalla sua carriera cinematografica ai suoi sforzi instancabili per i diritti degli animali, Bardot ha lasciato un segno indelebile che continuerà a brillare per le generazioni future.

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