Buona parte delle Regioni italiane sono pronte a iniziare il mese di febbraio in zona gialla. Questa la grande novità che vedrà il proprio inizio già lunedì, primo giorno del nuovo mese. Chi però ribadisce alla cittadinanza l’esigenza di non abbassare i livelli di guardia è Roberto Speranza, ministro della Salute. È proprio lui a sottolineare senza giri di parole come l’emergenza non sia affatto finita.
Meno restrizioni in Italia: il monito di Speranza
“Zona gialla non significa scampato pericolo. Serve ancora la massima prudenza, se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane“, è il monito di Speranza. Queste le parole pronunciate in mattinata entrando al ministero. Nonostante la crisi di governo in corso, infatti, il suo lavoro procede. Anche perché se la politica si è in qualche modo fermata per qualche giorno, infatti, l’emergenza sanitaria non si arresta.
La decisione di spostare in zona gialla quasi tutta l’Italia nasce dalla decisione di allentare i divieti, sfruttando anche l’abbassamento del fatidico indice Rt dei contagi. Per farlo si è deciso di procedere a una nuova interpretazione del Dpcm che ha eliminato la terza settimana di ‘osservazione’ per passare nella fascia di minor rigore. Si tratta di una interpretazione sollecitata dai presidenti delle Regioni, pressati dalle categorie più colpite della stretta.
Zona gialla: cosa si può fare e cosa resta vietato
Anche in zona gialla il coprifuoco scatta alle 22:00 e termina alle 5:00. In questa fascia oraria è possibile uscire di casa solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute. Chi si sposta durante il coprifuoco deve compilare e portare con sé un’autocertificazione. Resta l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Possono esimersi dal farlo solo i bambini con meno di sei anni, chi svolge attività fisica e chi ha patologie o disabilità incompatibili con l’utilizzo del dispositivo di protezione individuale. Fino al 15 febbraio resterà vietato ogni spostamento tra Regioni o Province Autonome, a eccezione di quelli motivati da esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute.
In zona gialla è possibile consumare cibi e bevande all’interno dei bar, dei ristoranti e di tutte le altre attività di ristorazione, dalle 5:00 alle 18:00. La vendita con asporto è consentita dalle 5:00 alle 22:00. Dalle 18:00 alle 22:00 è però vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili) o commercio al dettaglio di bevande. Non ci sono invece limiti di orario per la consegna a domicilio, a patto che vengano rispettare le norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.