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“Evviva Salvini, prima gli italiani, prima noi”. Queste sono le urla di una contestatrice davanti a Palazzo Marino durante la manifestazione di alcune associazioni di sinistra per chiedere la sanatoria nazionale per i tanti immigrati irregolari che lavorano, anche, come rider. Le parole della signora sono state nascoste e sommerse da alcuni slogan come “sanatoria subito” e “Salvini fascista sei il primo della lista”. La contestatrice pochi minuti prima, aiutata da una persona che l’accompagnava, aveva cercato di entrare con la forza a Palazzo Marino per parlare con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e chiedere le motivazioni del decurtamento di un bonus per il badante. Entrambi sono stati fermati e identificati dalle forze dell’ordine.
Il presidio dei rider davanti palazzo Marino
“Siamo qui in piazza per chiedere i nostri diritti, siamo esseri umani come tutti. Non vogliamo niente oltre questo”. Queste le parole di alcuni rider alla manifestazione davanti Palazzo Marino a Milano per chiedere, a livello nazionale, una sanatoria allargata alle tante altre categori escluse, come i rider appunto. “Vogliamo avere il diritto di migrare. Sanatoria subito!”, è lo slogan scandito dai partecipanti a gran voce. I rider avevano già protestato sotto la sede del Comune di Milano qualche settimana fa per lamentare uno stato continuo di sfruttamento mentre quotidianamente rischiano la vita per fare in fretta, per consegnare il cibo ancora caldo, per prendere un nuovo ordine e guadagnare alcuni spiccioli in più. Dopo il terribile incidente dello scorso 17 maggio, quando un fattorino si è schiantato frontalmente contro un tram costretto all’amputazione della gamba destra, la categoria ha detto basta: “Consegnare il cibo è un lavoro: vogliamo diritti, salario adeguato, contratti e il rispetto delle minime norme di sicurezza”.