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In piazza della Scala, a Milano, i lavoratori dello spettacolo hanno organizzato una manifestazione per smuovere le coscienze sulla difficile situazione che sta attraversando l’intero settore. Presente anche il maestro Alberto Veronesi, uno dei direttori d’orchestra più apprezzati della Penisola. “Sono fisicamente infastidito e mortificato che da giorni si parli solo di calcio e Superlega dimenticandosi del problema degli artisti italiani“, ha dichiarato.
Veronesi: “Serve una misura di reddito di continuità per i lavoratori precari”
Nel corso della manifestazione i lavoratori dello spettacolo si sono esibiti, mettendo il scena il primo atto de la Bohème di Giacomo Puccini. Non sono mancati dei riferimenti alla loro condizione difficile. “Abbiamo eseguito il primo atto de la Bohéme di Puccini dove un poeta e una sarta nella Parigi del 1830, si esprimono il reciproco amore e si raccontano la propria estrema povertà. Da allora la situazione degli artisti e dei lavoratori precari non é certo cambiata. Serve una misura di reddito di continuità per i centomila lavoratori precari italiani. Qui gli artisti avevano delle corde che strozzavano il loro canto come metafora di una società che non li considera. Speriamo con questa esibizione“, conclude Veronesi, “di lanciare un messaggio per spezzare queste catene. Bisogna diffondere la cultura e dare risposta a un’altra grande tragedia italiana: l’analfabetismo di massa“.