Veliero naufragato vicino a Palermo, ecco chi sono i sei dispersi

Tra di loro c’è anche il tycoon britannico Mike Lynch, soprannominato “il Bill Gates inglese” e fondatore della multinazionale Autonomy. Viaggiava sullo yacht con la moglie e la figlia

Ci sono ancora alcuni aspetti da chiarire per quanto riguarda il naufragio del veliero Bayesian, avvenuto attorno alle 5 di mattina di lunedì 19 agosto nel tratto di mare davanti a Porticello (vicino a Palermo). Non sono chiare, per esempio, le dinamiche che hanno portato al ribaltamento dell’imbarcazione e la procura di Termini Imerese ha aperto un’indagine proprio per fare luce su quanto avvenuto. A destare dubbi non è tanto il come (è noto fin dall’inizio che lo yacht ha avuto a che fare con una tromba d’aria imprevista), bensì il perché: appare strano, infatti, che una nave moderna come la Bayesian, ristrutturata appena nel 2020, sia colata a picco in pochi istanti, mentre altre imbarcazioni presenti nelle sue vicinanze non hanno subito danni. Resta da chiarire anche che fine abbiano fatto sei persone presenti sul veliero quando è avvenuto il naufragio.

Quante persone c’erano a bordo del veliero?

Al momento dell’incidente c’erano 22 persone: 10 erano membri dell’equipaggio, mentre 12 erano dei turisti, quasi tutti statunitensi e inglesi, ma c’erano anche una neozelandese, un irlandese e una dello Sri Lanka. Per ora sono state salvate 15 persone, otto delle quali sono state portate in ospedale. Inoltre, è stato recuperato il cadavere di un membro dell’equipaggio della Bayesian, il cuoco di bordo Ricardo Thomas, nato in Canada ma in possesso del passaporto di Antigua e Barbuda.

L’identità dei sei dispersi

Uno dei sei dispersi è il tycoon britannico Mike Lynch (59 anni), considerato da molti la versione inglese di Bill Gates. È noto soprattutto per aver fondato la multinazionale Autonomy e per essere finito al centro di un caso di frode di alto profilo in seguito alla vendita della società alla Hewlett-Packard nel 2011.

L'imprenditore Mike Lynch è uno dei dispersi in seguito al naufragio del veliero
L’imprenditore Mike Lynch è uno dei dispersi in seguito al naufragio del veliero | Photo by Royal Society uploader licensed under CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en) – ANSA / Perini Navi – Newsby.it

Prosciolto da ogni accusa a giugno di quest’anno, il magnate era a bordo della Bayesian per godersi una vacanza assieme alla moglie Angela Bacares, salvata in seguito al naufragio del veliero, e alla figlia diciottenne Hannah, anche lei presente nella lista dei dispersi. Quest’ultima contiene anche i nomi di Chris Morvillo, il legale di Lynch, e di sua moglie Nada Morvillo. Anche un’altra coppia risulta dispersa ed è composta dal presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e da sua moglie Anne Elizabeth Judith Bloomer.

Il veliero affondato è stato paragonato a “una Concordia in piccolo”

Per trovare i dispersi sono state messe a disposizione tre squadre di sub (due della guardia costiera e una dei Vigili del Fuoco), oltre ad alcuni elicotteri e motovedette. I soccorritori hanno raccontato di esserci trovati di fronte a “una Concordia in piccolo”. Come spiegato da Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza del comando generale dei Vigili del Fuoco, “all’interno del veliero gli spazi sono ridottissimi e se s’incontra un ostacolo è molto complicato avanzare, così come è molto difficile trovare dei percorsi alternativi”. Le squadre “sono composte da due speleo sub che”, a causa della profondità alla quale si trova il veliero, “possono rimanere sott’acqua per 12 minuti al massimo, di cui due servono per scendere e salire. Dunque il tempo reale per effettuare le ricerche è di 10 minuti a immersione”.

Finora i sub sono riusciti a ispezionare il ponte di comando, pieno di cavi elettrici, senza trovare nessuno nell’area. Vedere all’interno dello yacht da fuori è impossibile, quindi i vigili del fuoco stanno cercando il punto migliore per entrare e lavorare in sicurezza. “Abbiamo individuato una vetrata dalla quale potremmo entrare, che però è chiusa dall’interno e spessa tre centimetri, dunque dobbiamo riuscire a rimuoverla prima di poter avanzare”, ha spiegato Cari.

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