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In attesa della ‘Fase 2’ della campagna vaccinale anti Coronavirus rivolta alla popolazione, prosegue la collaborazione tra l’ASST Santi Paolo e Carlo e il Centro Ospedaliero Militare di Milano (COM) anche per la ‘Fase 1-bis’. Sono attive dal 15 febbraio sette postazioni con medici, infermieri, personale di supporto e amministrativi. La nuova fase di somministrazione del vaccino è dedicata al personale della rete sanitaria extra-ospedaliera, della rete territoriale, del sistema sociale e delle professioni sanitarie che fanno capo agli Ordini Professionali.
Vaccino, la ‘Fase 1-bis’ entra nel vivo
“Questa fase è indirizzata al personale sanitario non ospedaliero. Quindi a medici, professionisti, veterinari, psicologi, farmacisti – conferma il colonnello medico Fabio Zullino, direttore centro ospedaliero militare di Milano –. Comunque tutti operatori non inseriti nel Sistema Sanitario Nazionale“.
Ecco come funziona dunque questa ‘Fase 1-bis’: “Abbiamo due turni giornalieri di vaccinazioni – spiega Zullino –. Stiamo somministrando il vaccino Pfizer-BioNTech e le persone che vengono qui fanno prima una richiesta di prenotazione al rispettivo ordine. Tra 21 giorni riceveranno la seconda dose. Resteremo qui per tutto il tempo che servirà“.
Le prenotazioni e il numero quotidiano di vaccinazioni
“Per quanto riguarda il sistema di prenotazione, gli elenchi sono forniti dall’ASST Santi Paolo e Carlo – aggiunge il colonnello –. Tutte le persone sottoposte a vaccino si sono prenotate tramite una richiesta ai rispettivi Ordini Professionali. Questi ultimi hanno raccolto le adesioni, le hanno mandate all’Ats di Milano che le ha poi ripartite sul territorio. Per quanto riguarda questo quartiere, vengono a vaccinarsi da noi“.
Il lavoro per la somministrazione del vaccino è decisamente serrato. Lo illustra il colonnello Zullino: “In questo momento noi abbiamo due turni di vaccinazione, la mattina e il pomeriggio. Sono cinque ore la mattina e cinque il pomeriggio. In tutto vacciniamo 650 persone per ogni turno. Quindi arriveremo a un massimo di 1.300 vaccinazioni al giorno quando saremo a regime“.