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In tutta Italia sono in corso varie iniziative per aiutare la popolazione ucraina, duramente colpita dall’invasione della Russia. Tra queste è possibile segnale la raccolta di farmaci iniziata domenica 27 febbraio presso la Mole Antonelliana di Torino. A raccontarla è Enzo Ghigo, presidente del Museo del Cinema del capoluogo piemontese. “Alla Mole abbiamo intrapreso questa iniziativa su suggerimento di un’artista ucraina: raccogliamo i farmaci da spedire in Ucraina per le prime necessità. Sono i farmaci di primo intervento. Abbiamo voluto dare questo segnale, annullando anche la retrospettiva di un regista russo. Stiamo vivendo una drammaticità da condannare con tutta la nostra forza e vogliamo dare un contributo. Adesso ci sono anche alcune farmacie che ci stanno aiutando“.
Come arrivano i farmaci in Ucraina?
“La cultura aggrega, unifica, è senza colori e questo è il segnale che vogliamo rappresentare. Mi auguro che anche il popolo russo reagisca contrastando il Governo, lo si vede in tanti casi“, ha aggiunto Ghigo. Parlando del percorso fatto dai farmaci per arrivare in Ucraina, il direttore ha spiegato che l’iniziativa è legata a varie associazioni e al consolato ucraino. “I farmaci vengono trasferiti tutte le settimane e portati in Ucraina passando per la Polonia. La loro distribuzione alle persone in difficoltà è affidata a delle Onlus presenti sul territorio“.