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All’interno del Villaggio della salute della Race for the Cure al Circo Massimo di Roma è stata presentata l’iniziativa ‘Donne in meta‘, campagna di sensibilizzazione nei confronti delle donne colpite da tumori al seno. Più precisamente da carcinoma mammario metastatico di tipo negativo.
Tumori al seno: le nuove armi di oggi
“Oggi con l’iniziativa ‘Donne in meta’ ci rivolgiamo alle donne che soffrono della malattia triplo negativa, uno dei tumori più aggressivi della mammella. Vogliamo far loro capire quanto ci siano delle nuovissime armi per combattere questa malattia. Quindi non bisogna perdere la fiducia“, ha spiegato la dottoressa Teresa Gamucci, direttore dell’Unità operativa complessa oncologia dell’ospedale Pertini di Roma.
Il messaggio è quindi rivolto a chi combatte ogni giorno contro l’incubo dei tumori al seno. “Si può ottenere un miglioramento e una guarigione. Sono messaggi importanti, perché noi come oncologi vediamo spesso donne sconfortate al momento della diagnosi. Ma abbiamo così tante armi da mettere in atto che veramente dobbiamo fare squadra“, ha aggiunto la dottoressa Teresa Gamucci.
Il parallelismo tra lo sport e l’obiettivo guarigione
A sposare la battaglia contro i tumori femminili c’è anche l’allenatore della Benetton Treviso, Marco Bortolami. “È stata scelta la rimessa laterale come simbolo di sostegno. In questo modo noi sosteniamo le pazienti in cura – ha spiegato –. Il mondo del rugby è la metafora perfetta per superare le difficoltà e ripartire dopo una caduta. È uno sport di squadra, in cui l’individuo fa fatica a fare la differenza da solo. Il sostegno incondizionato nei momenti di difficoltà è fondamentale. Questo si può ricondurre alla battaglia contro una malattia molto seria. Affrontarla è difficile, ma se lo si fa insieme si possono riscoprire risorse fondamentali per vedere un domani migliore“.
Infine le parole del presidente di Komen Italia, organizzazione basata sul volontariato in prima linea nella lotta ai tumori del seno. A parlare è il professor Riccardo Masetti: “Siamo molto contenti di ospitare questa iniziativa, ‘Donne in meta’. L’obiettivo è mettere insieme e aiutare a fare squadra le donne che hanno questo tipo di tumore molto pericoloso. Crea una serie di apprensioni e di esigenze terapeutiche diverse. C’è bisogno di informazione, maggiore sostegno e di fare rete per aiutare queste donne ad avere come meta la guarigione“.