Per il ministro: “La società nella quale viviamo è complessa e richiede dalla scuola risposte sempre più efficaci”
Durante un punto stampa a margine della commemorazione del 42esimo anniversario dell’omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, Giuseppe Valditara, il ministro dell’istruzione, ha risposto a una domanda dei cronisti in merito alla strage di Paderno Dugnano, dove un ragazzo di 17 anni ha ucciso a coltellate madre, padre e fratello. “C’è un disagio dei nostri giovani: sui media vengono rappresentati come se fossero tutti demotivati e problematici. Io giro le scuole e non è così, ne vedo tanti meravigliosi e con tanto entusiasmo”, ha osservato.
“C’è anche un disagio oggettivo che va affrontato a 360 gradi e che probabilmente è connesso ad alcuni elementi: il primo è il condizionamento dei social, come sostenuto da molti esperti, il secondo sono le conseguenze dell’isolamento da Covid. Certamente è una società complessa quella che abbiamo di fronte e che, quindi, dalla scuola chiede risposte sempre più efficaci”, ha aggiunto Valditara.
Scuola, Valditara: “Cattedre scoperte? È polemica strumentale”
Valditara ha poi affrontato la questione della presunta carenza di docenti. “È una polemica del tutto strumentale. Ho fatto un incontro con tutti i dirigenti degli uffici scolastici regionali a fine agosto e mi hanno assicurato che l’anno scolastico partirà regolarmente e che, quindi, da questo punto di vista, le affermazioni sono in buona parte strumentali. Si parlava di 250.000 cattedre scoperte, ma abbiamo fatto i calcoli, e in realtà sono 165.000, che diventeranno 155.000 entro dicembre”, ha concluso il ministro.
Potrebbe interessarti anche questo articolo: Figli che uccidono la famiglia: i casi avvenuti prima di quello di Paderno Dugnano