Protesta di taxi e mezzi pubblici: traffico in tilt in Italia

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La città di Torino scende in piazza per protestare e si ferma per una giornata. A incrociare le braccia nel capoluogo piemontese sono i tassisti e i lavoratori Gtt. Per il trasporto pubblico il motivo della protesta è da individuarsi nel mancato rinnovo contrattuale, mentre i tassisti chiedono una riduzione delle tasse oltre a ristori adeguati in seguito all’emergenza Coronavirus. Il punto di partenza delle proteste è stato l’Allianz Stadium. Da lì ha preso il via una sfilata che ha attraversato la città di Torino Nord fino al centro storico per concludersi con un presidio in piazza Vittorio.

Milano, centinaia di taxi in corteo

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Una protesta simile a quella di Torino si è svolta anche a Milano dove centinaia di taxi hanno attraversato “rumorosamente” la città. Partiti dalla Stazione Centrale sono giunti in corteo fino a Piazza della Scala bloccando la circolazione. “Draghi dove sono i tuoi assegni in bianco per le micro imprese“, si è lamentato uno dei tanti tassisti presente alla manifestazione di protesta per le misure insufficienti stanziate alla categoria da Governo e istituzioni.

Roma: la protesta vista dai cittadini

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La protesta è quindi arrivata anche a Roma, mettendo in particolare difficoltà chi puntava a recarsi al lavoro o comunque a girare per la città con i mezzi pubblici. Metro a rilento e poche corse degli autobus, questo è quello che stanno vivendo dalle ore 8:30 i cittadini romani. Se da un lato in molti non hanno trovato grandi differenze da un giorno comune, altri lamentano lunghe attese alle fermate dei bus. Lo sciopero proseguirà per tutta la giornata.

Sciopero dei tassisti a Firenze

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È stata una giornata di proteste anche a Firenze, dove è stato messo a dura prova anche il traffico cittadino. I tassisti hanno fatto sfilare i propri mezzi lungo le strade del centro storico, suonando i clacson. Sono convogliati in piazza della Signoria, dove sono stati raggiunti dalle altre categorie che hanno incrociato le braccia, i rider, gli esercenti, le guide turistiche.

Da marzo scorso sarà arrivato 400-500 euro al mese in media, questi soldi sono serviti solo a coprire l’Inps“, ha spiegato Claudio Giudici, presidente nazionale di Uritaxi. “Le famiglie devono mangiare, c’è difficoltà ad arrivare a fine mese. Gli unici sostegni sono il babbo e la mamma pensionati. Ma non tutti hanno chi li sostiene. Per fortuna sono stati sospesi i mutui sulle nostre licenze, ma anche qui ci sono dei distinguo. Non tutte le banche hanno recepito il decreto, non tutte allo stesso modo“, ha aggiunto.

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