Sono partiti questa mattina 61 tra medici e infermieri piemontesi alla volta della Turchia. Dall’aeroporto Cuneo Levaldigi arriveranno nella zona terremotata nel pomeriggio. Aiuteranno la popolazione colpita dal terremoto grazie a un ospedale da campo Emt2.
Terremoto Turchia, dal Piemonte team di sanitari: “Scenario di totale distruzione”
“È in partenza un team di sanitari e tecnici dall’aeroporto Levaldigi. Siamo stati chiamati dal Governo italiano per questa missione in Turchia dopo il terremoto, la richiesta è stata autorizzata dalla Regione Piemonte, ringraziamo per la fiducia ma sappiamo che sarà una missione molto complicata. Chi è già lì ci riferisce uno scenario di totale distruzione e i bisogni sanitari sono numerosissimi, contiamo di essere pronti venerdì per aiutare – così Mario Raviolo, responsabile della missione in partenza questa mattina dall’aeroporto Cuneo Levaldigi per aiutare nell’emergenza dopo il sisma in Turchia – Siamo 76 persone, facciamo un primo turno di un mese, dopodiché ci raggiungeranno per il secondo turno. Ci occuperemo degli esiti dei traumi a seguito del sisma ma credo che la grossa richiesta arriverà dalla popolazione che attualmente è senza strutture sanitarie di riferimento“.
Cirio: “61 medici piemontesi in partenza: sono orgoglioso”
Anche Alberto Cirio, il presidente della Regione Piemonte, ha salutato i medici piemontesi in partenza per la Turchia. “Ho ricevuto un messaggio del capo dipartimento della Protezione Civile nazionale Fabrizio Curcio che mi ha pregato di leggerlo a questi uomini e queste donne straordinarie della sanità piemontese, 61 persone che partono da Cuneo Levaldigi con gli aerei della Guardia di Finanza che da oggi pomeriggio saranno in Turchia a portare sostegno e a dare vita all’ospedale Emt2 da campo. Andranno a salvare delle vite e questo mi rende orgoglioso. È un anno da quando partivamo per andare ad accogliere i bambini ucraini malati, oggi siamo qui a ringraziare delle persone che vanno ad aiutare un altro popolo. È giusto aiutare, il sole sorge per tutti e abbiamo necessità di aiutare con spirito di concretezza“.