[scJWP IdVideo=”rUyVhLU8-Waf8YzTy”]
“Il programma rappresenta i gruppi e le varie realtà del Teatro Regio. Sia le realtà artistiche, e cioè coro e orchestra, che anche il dietro le quinte“. Lo spiega Sebastian Schwarz, direttore artistico del Teatro Regio di Torino, che oggi presenta la nuova programmazione.
Dal Teatro Regio un’esperienza a tutto tondo
Ecco dunque in cosa consisterà la stagione del Teatro Regio ai nastri di partenza: “Coro e orchestra creano otto programmi in totale di concerti, tre live e gli altri registrati. Questi ultimi possono essere seguiti sul nostro sito“.
Ma il Teatro Regio intende regalare agli appassionati un’esperienza a tutto tondo. Lo spiega chiaramente Schwarz: “I concerti sono accompagnati dal dietro le quinte. Vogliamo che il pubblico ci accompagni nella vita quotidiana, non solo ascoltando la musica ma vedendo tutto il procedimento. Questo vale dalla prima prova fino al palcoscenico, dal montaggio delle scene della Bohème fino al lavoro della sartoria. Sarà tutto in streaming e gratuito“.
La crisi post Covid: “Una bomba sulla torta”
Come in ogni realtà artistica italiana, anche al Teatro Regio si soffre non poco per le chiusure al pubblico che hanno caratterizzato gli ultimi mesi. “Il nostro pubblico ci manca tantissimo – evidenzia Schwarz –. Vedere le cancellate chiuse tutti i giorni, non sentire la musica in teatro e non vedere le luci accese fa male. Il teatro deve avere le porte aperte e deve vivere. Speriamo che questo possa essere un primo passo. Ovviamente abbiamo sempre il problema di evitare assembramenti, e quindi non possiamo tornare al grande organico della Sinfonica della Lirica. Almeno per il momento. Ma speriamo di poterci arrivare presto“.
E ripercorrere queste ultime, difficilissime settimane diventa necessario. “Sono stati 60 giorni che ci sono sembrati vent’anni, per la tenacia con cui li abbiamo vissuti. Per il bilancio è presto parlare, ma il lavoro fatto è stato tanto. Il Covid è stata non la ciliegina, ma la bomba ma sulla torta del Regio. Noi però reagiamo, e non ci arrendiamo“, sottolinea Rosanna Purchia, commissario straordinario Teatro Regio di Torino.