L’invenzione della sua azienda, la Copan, risale al 2003. Ma è nel 2020 che il lavoro di Stefania Triva (che ne è amministratore delegato) è divenuto di interesse pubblico in tutto il mondo. Perché la sua produzione è quella degli speciali tamponi poi utilizzati per i test anti Covid.
La storia di Stefania Triva e della Copan
A interessarsi alla sua storia e raccontarla è stato in queste ore l’autorevole ‘Forbes’. I tamponi della Copan, ha spiegato Stefania Triva al noto periodico economico, sono speciali in quanto “floccati”. Ossia tempestati di minuscole fibre sintetiche che ricordano le doppie punte. Proprio questa loro caratteristica li ha resi così importanti nel contrasto al Covid.
“In un batuffolo di cotone, le fibre sono attorcigliate attorno allo stecco – ha illustrato Stefania Triva –. Questo crea una sorta di gabbia, in cui è possibile intrappolare il campione. Il rilascio, però, è solo del 20% della sostanza. Nei tamponi floccati, invece, il rilascio arriva all’80%. Questo è possibile grazie alla meccanica con cui le fibre si attaccano allo stecco“.
I numeri della vendita dei tamponi
Una caratteristica che rende questi tamponi particolarmente efficaci nel contrasto al Covid. E infatti la sua produzione da parte della Copan ha raggiunto 415 milioni di unità nel 2020. Si tratta di un numero che supera il doppio della produzione del 2019. E nel frattempo l’azienda bresciana ha raggiunto il miliardo di unità all’anno.
Questo boom ha avuto inevitabilmente conseguenze anche dal punto di vista economico. Secondo ‘Forbes’, infatti, l’utile netto della Copan è quasi quintuplicato nel 2020. Ha infatti raggiunto 79 milioni di dollari, su un fatturato di 372 milioni. E i tamponi floccati, da soli, rappresentano l’84% delle vendite della compagnia di Stefania Triva, con affari in tutto il mondo.
Il patrimonio della CEO di Copan è infatti di 1,2 miliardi di dollari, mentre l’intera azienda arriva a 2,5 miliardi. Nonostante questo, però, la gestione della ditta resta a conduzione familiare. “Quasi ogni giorno ci arrivano offerte. Ma siamo indipendenti e le nostre finanze sono solide. Così abbiamo la possibilità di continuare a espanderci senza il ricorso a finanziamenti dall’esterno. Siamo liberi, e ci piace moltissimo esserlo“, ha concluso Stefania Triva. La donna che ha fatto conoscere al mondo i tamponi con cui da due anni scopriamo se siamo positivi o negativi al Covid.