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Stamattina si è svolta l’ultima udienza del processo d’appello bis sulla strage ferroviaria del 2009 a Viareggio, che costò la vita a 32 persone. Al termine del processo, Mauro Moretti, l’ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovie dello Stato, è stato condannato a 5 anni di carcere per la strage ferroviaria.
L’avvocato di Moretti: “È un processo al sistema ferroviario”
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All’uscita dall’aula del tribunale di Firenze, l’avvocato di Moretti, Ambra Giovene ha parlato della condanna del suo assistito. “È un processo al sistema ferroviario, rappresentato dall’ingegner Moretti. Questo sistema è stato condannato a 5 anni. Nonostante tutto il suo impegno a favore della sicurezza. Di questo dovremmo essere tutti molto grati. È una condanna totalmente ingiustificata che dipinge una realtà dei fatti totalmente diversa. Ci è stata offerta l’assoluzione per la motivazione della velocità. È pacifico che dobbiamo andare in Cassazione“.
Strage di Viareggio, l’avvocato dei familiari: “Confermate le condanne ai vertici Fs”
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Tiziano Nicoletti, l’avvocato dei familiari delle vittime, ha dichiarato che “la Corte d’appello di Firenze ha confermato le condanne ai danni dei vertici di Ferrovie dello Stato, in particolar modo per quanto riguarda l’ingegner Moretti ed Elia. Sono stati condannati anche gli imputati tedeschi. L’impianto accusatorio ha retto. L’assoluzione è stata data per quanto riguardo il profilo della velocità. Quindi si è ritenuto che i vertici fossero responsabili della tracciabilità, ma non per la velocità“.
Strage di Viareggio, i familiari: “Oggi i nostri figli iniziavano l’agonia”
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Dopo la lettura della sentenza, Daniela Rombi, presidente dell’associazione “Il mondo che vorrei”: “Adesso non siamo in grado di valutare niente. Siamo stanchi. Ieri era il 29. Oggi cominciavano l’agonia i nostri figli. Quindi oggi è un giorno denso, dobbiamo riposare. Lui era stato condannato per certi reati, ora è stato assolto per la velocità“.
La madre di una vittima: “Temevamo l’assoluzione”
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Commentando la sentenza, Luciana Beretti, madre di una delle vittime, ha dichiarato che: “c’era la paura che potessero assolverlo. Cinque anni sono meglio di niente, anche se sicuramente non li farà. Sappiamo bene come è la legge italiana. Non ho capito nient’altro. Sono stati condannati quasi tutti, come è giusto che sia. I nostri figli per cosa sono morti? Per mancanza di sicurezza. Lo Stato italiano ha un po’ protetto questi personaggi“.
Strage di Viareggio, Nicoletti: “In tredici anni persi tre capi di imputazione”
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Mentre il processo era ancora in corso, Nicoletti ha rilasciato alcune dichiarazioni ai nostri microfoni. “In tredici anni abbiamo perso tre reati rispetto a quattro capi di imputazione. È rimasto solo il disastro ferroviario. Il problema non è la quantità di anni che verranno erogati. Vogliamo dimostrare che le ferrovie italiane ed europee nel 2009 e tutt’oggi hanno grosse carenze, che devono essere eliminate il più presto possibile. Moretti sin dall’inizio ha cercato di essere il capro espiatorio. Si è presentato a Viareggio dicendo che non era successo niente, che Ferrovie dello Stato non avrebbero nemmeno attivato le assicurazioni“.
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Nicoletti ha poi commentato la testimonianza di Moretti. “Secondo me, dal punto di vista tecnico non aggiunge assolutamente niente. È un bel discorso per un convegno. Moretti ha solo cercato di sviare le sue responsabilità. Ha sostenuto che lui ha eseguito ciò che lo Stato gli ha chiesto, di risanare le ferrovie, altrimenti ci sarebbe stato un fallimento come Alitalia. Ha chiesto scusa dopo 13 anni“.
Strage di Viareggio, un sopravvissuto: “La direzione tecnica è stata assolta in maniera assurda”
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Marco Piagentini, sopravvissuto al disastro ferroviario: “Ci auguriamo che questa giustizia segua il suo percorso di responsabilizzare chi in quel momento doveva decidere in un’altra maniera. Soprattutto, applicare la sicurezza, cosa che non ha fatto. Ci sono responsabilità ben precise. La direzione tecnica è stata assolta in maniera assurda. Sono tutte responsabilità correlate. È un sistema che doveva essere giudicato, non le singole persone“.
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Piagentini ha aggiunto che Moretti “non deve parlare dei familiari, non deve assolutamente nominare le vittime perché non ne ha diritto. In 13 anni non si è mai scusato, non ha mai fatto un passo indietro anche di fronte alla città di Viareggio. Dopo 13 anni abbiamo appreso che lui è il principale responsabile della sicurezza delle ferrovie. Stamani abbiamo assistito quasi a un consiglio di amministrazione, sono stati elencati numeri, nomi e lui ha scaricato tutta la responsabilità“.