“Rispettate questo momento”. Sono queste le uniche parole pronunciate da Silvia Romano al suo rientro a casa a Milano dopo 18 mesi di prigionia, rispondendo a chi le domandava se tornerà in Kenya. Due giorni dopo l’annuncio del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la cooperante ha potuto fare così ritorno nella sua abitazione milanese, dov’è rientrata nel pomeriggio di lunedì. Anche la madre di Silvia, così come quest’ultima, ha preferito non fermarsi a parlare con i cronisti, varcando il più velocemente possibile la soglia del portone di casa.
L’applauso dei concittadini
Al suo arrivo in via Casoretto, Silvia Romano è stata accolta da un lungo applauso da parte dei presenti. Tanta gente si è affacciata ai propri balconi per salutare l’attivista, altre sono scese direttamente in strada. La 24enne, che indossava il tradizionale vestito delle donne somale, si è poi affacciata alla finestra della sua abitazione per salutare la folla di persone che la stava aspettando: “Grazie a tutti” ha detto, alzando il pollice e mettendo poi la mano sul cuore per ringraziare i presenti.
Era tornata domenica a Ciampino
Silvia Romano aveva fatto rientro in Italia nella giornata di domenica, atterrando all’aeroporto di Ciampino. Visibile l’emozione da parte della famiglia e dei rappresentanti delle istituzioni (tra cui lo stesso Conte e il ministro degli Esteri Luigi di Maio) che l’avevano accolta all’atterraggio. “Sto bene sia fisicamente sia mentalmente” erano state le sue prime parole una volta a terra. Una volta atterrata a Ciampino, la ragazza era stata poi condotta dai pm che stanno indagando sui suoi 18 mesi di prigionia. Il rapimento era avvenuto a Chakama, un villaggio a 80 chilometri da Malindi in Kenya, diciotto mesi fa. Nel corso della prigionia Silvia era poi finita in Somalia, nelle mani di un gruppo islamista legato ad Al-Shabaab, uno dei gruppi terroristici più temuti e pericolosi del continente africano.