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I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno sequestrato, in diversi interventi, oltre 1,5 milioni di fuochi d’artificio per 4,3 tonnellate. Nel primo caso, i militari del 2° Nucleo Operativo Metropolitano hanno sequestrato in alcuni punti vendita o mega store numerosi botti senza la regolare autorizzazione rilasciata dal prefetto. I fuochi d’artificio erano esposti vicino ad articoli altamente infiammabili, tovaglioli di carta, fiori artificiali, piatti e bicchieri di plastica, accendigas da cucina, accendini contenenti gas liquido, bombolette spray. Sono stati segnalati alla Procura cinque extracomunitari per commercio illegale di materiale esplodente, ricettazione, e anche per violazioni alla normativa antincendio e alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, mentre la merce illegalmente detenuta o posta in vendita, circa 1,5 milioni di artifizi pirotecnici, del peso corrispondente di oltre 2,5 tonnellate, è stata sottoposta a sequestro penale.
Roma, sequestrati sette quintali di fuochi d’artificio illegali
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Anche in tutta la provincia di Roma ci sono stati dei maxi sequestri di materiale pirotecnico illegale. In un negozio di Acilia sono stati sequestrati raudi, fumogeni, petardi, batterie ed altro materiale pirotecnico illegale per un peso totale di circa 600 chili, di cui 200 di massa attiva esplodente. Il titolare dell’attività è stato denunciato. Gli investigatori hanno anche trovato circa 50 chili di materiale pericoloso in un paese dei Castelli Romani: un ragazzo lo vendeva pubblicizzandolo su una piattaforma social. Usava invece uno dei sistemi di messaggistica più sofisticati un giovane che, dopo aver ricevuto l’ordine dal cliente, consegnava la merce presso la sua residenza alla Garbatella. Durante la perquisizione sono state sequestrate 23 batterie da lancio da 100 colpi l’una. I controlli hanno riguardato anche alcune attività commerciali: nel quartiere Trieste in un negozio di casalinghi gli agenti hanno trovato circa 30 chili di ordigni pirotecnici di categoria non vendibile.