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In Piemonte le scuole resteranno aperte, almeno per il momento. A dichiararlo è Bartolomeo Griglio, il responsabile della Prevenzione della Regione. “Se emergeranno aree particolarmente a rischio, ci saranno misure, non di lockdown immediato ma progressive. Le due attività che cerchiamo di salvaguardare sono quelle produttive e la scuola“, spiega l’esperto.
Griglio: “La scuola è un luogo assolutamente sicuro”
“Alla luce delle ultime indicazioni fornite dal ministero della Salute, i 14 giorni sono sufficienti a dare garanzia che il ragazzo non sia più infetto e possa tornare a scuola. Dalla prossima settimana, con l’arrivo dei test rapidi, la Regione Piemonte ha previsto di ridurre la quarantena a 10 giorni, come previsto in alternativa dal ministero. Per i contatti stretti ci sarà un tampone antigenico rapido che consentirà di avere il risultato in 20 minuti e quindi il ritorno a scuola dal giorno successivo. Per i positivi continuerà a essere obbligatorio, invece, il tampone molecolare. La scuola è un luogo assolutamente sicuro e sta evidenziando che ha le stesse percentuali di positività di tutto il resto“, prosegue Griglio.
In quale caso i genitori devono sottoporsi al tampone?
“I conviventi degli studenti positivi saranno sottoposti a tampone, in modo da verificare da dov’è arrivata l’infezione ed eventualmente individuare un altro focolaio. I genitori dei contatti stretti asintomatici, invece, potranno continuare a svolgere in modo regolare il loro lavoro. È prevista un’indennità per i genitori che assisteranno i figli con meno di 14 anni durante la quarantena“, conclude Griglio