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La costruzione del nuovo Stadio di San Siro divide i milanesi. Da una parte, chi sostiene che possa rappresentare una grande opportunità per lo sviluppo della città, dall’altra chi, invece, non vorrebbe veder sparire un pezzo di storia. Proprio per manifestare la propria contrarietà al progetto, i Comitati cittadini hanno organizzato, nel pomeriggio di martedì, un presidio per dire “No” all’abbattimento del Giuseppe Meazza.
I manifestanti si sono ritrovati in Piazza della Scala, sotto Palazzo Marino, sede del Comune meneghino, per far sentire la propria voce al sindaco Giuseppe Sala.
“Il nostro messaggio su San Siro è quello dei milanesi”
“Il nostro messaggio è diventato il messaggio di Milano perché tutti gli altri Comitati cittadini si sono uniti a noi – spiega Gabriella Bruschi, presidente del comitato San Siro -. Questo perchè si ha la sensazione che la decisione che l’amministrazione comunale prenderà sullo stadio di San Siro sarà la cartina di tornasole per la gestione ambientale di Milano nel futuro. Lo stadio è solo un cavallo di Troia di un progetto molto più invasivo con cementificazione a oltranza. Dentro ci sono anche tre grattacieli, un centro commerciale e un centro congressi“.
“La questione della ristrutturazione dello stadio è uno dei nostri cavalli di battaglia – spiega un manifestante -. E noi vogliamo fare presente al sindaco che sia possibile farlo anche perché non se ne parla per niente nei progetti delle due squadre. Anzi, ristrutturarlo è proprio quello che le squadre non vogliono. La loro idea nasce da un parere del Politecnico di Milano che, a quanto pare, è advisor del progetto stesso delle due squadre. In realtà noi abbiamo sentito diversi ingegneri civili, edili, architetti, che ci hanno confermato che lo Stadio si può ristrutturare“, aggiunge un rappresentante dei Comitati cittadini.