Russia, attacco alla Rai: “Noi spie? Italia dimentica nostro aiuto”

Un “tentativo dei media italiani” di descrivere la missione umanitaria della Russia in Italia nel 2020 come “un’operazione di spionaggio” danneggia le relazioni Mosca-Roma. Lo ha scritto venerdì il ministero degli Esteri russo, sulla sua pagina sul social network VKontakte.

‘Report’: la puntata che ha fatto infuriare la Russia

Il riferimento è a ‘Report‘, e in particolare alla puntata dello scorso 9 maggio. Il post afferma che quel giorno “il canale televisivo pubblico italiano Rai 3 ha trasmesso una storia” in cui si affermava che “nell’aprile-maggio 2020 gli epidemiologi russi non stavano combattendo un focolaio di Coronavirus in Italia“. Viceversa, è l’accusa del ministero, secondo il servizio le autorità della Russia “stavano spiando le forze della NATO e le sue strutture militari” sul nostro territorio.

L’attacco della Russia nei confronti della Rai, e quindi dell’Italia, è severo. “In meno di due anni, il nostro aiuto è stato dimenticato. Sembra che i nostri omologhi italiani abbiano la memoria corta. Un comportamento così servile e miope non solo danneggia le nostre relazioni bilaterali, ma dimostra anche il carattere morale di alcuni rappresentanti delle autorità pubbliche e dei media italiani“, spiega il ministero.

L’attacco del ministero: “In Rai film di Italian Bond”

La puntata in questione aveva come titolo “Dalla Russia con amore“. Qui si spiegava come il 22 maggio 2020 arrivarono in Italia (per la precisione a Bergamo) 104 militari che fornirono aiuti alla cittadinanza, nel periodo in cui l’emergenza Covid colpì con maggiore severità la popolazione lombarda. E, in particolare, quella orobica. “Non si sapeva nulla del Coronavirus, l’Italia era devastata da una malattia ignota e spaventosa“, ricostruisce il ministero. Che aggiunge: “Noi tra i pochi Paesi che hanno teso una mano al popolo italiano. E solo ed esclusivamente per ragioni umanitarie“.

Dalla Russia si sarebbero aspettati “documentari sull’eroismo delle truppe alleate, compresa l’Armata Rossa, e sulle gesta dei membri del Movimento di Resistenza“. Viceversa “la trasmissione ha mandato in onda un lavoro di propaganda di basso livello“. E il ministero degli Esteri di Mosca si concede anche un passaggio ironico, parlando di “trama della prossima serie di film di Italian Bond, interpretata da sventurati imitatori di J. Fleming“. Opportuno ricordare, però, che già nel luglio 2020 da Gran Bretagna, Usa e Canada arrivarono accuse di spionaggio verso Mosca. Riguardavano tuttavia i vaccini, ancora in fase di studio, e non la NATO.

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