Ruby torna a parlare di Berlusconi, cosa ha raccontato al New York Times

Dall’infanzia difficile all’incontro con Berlusconi, la storia di Karima el-Mahroug, diventata celebre per il caso Bunga Bunga

Karima el-Mahroug, meglio conosciuta come Ruby Rubacuori, è una figura che, nonostante il passare degli anni, rimane legata a uno dei più controversi scandali della politica italiana, il caso “Bunga Bunga”. L’incontro con Silvio Berlusconi, all’epoca primo ministro, ha profondamente segnato la sua vita, portandola sotto i riflettori mediatici e costringendola a difendersi in vari processi. In un articolo del New York Times, viene raccontata la sua storia, ricostruendo come quell’incontro e gli eventi successivi abbiano cambiato drasticamente il suo percorso, diventando una fonte di continua sofferenza e difficoltà.

Oggi, Karima, che ha 31 anni, continua a fare i conti con il passato, ricordando come tutto è iniziato quando era appena una diciassettenne. Il suo coinvolgimento nei festini organizzati nella villa di Arcore è stato oggetto di scandalo, con accuse rivolte a Berlusconi di aver pagato per fare sesso con lei e di aver cercato successivamente di comprare il suo silenzio. Sebbene Berlusconi sia stato inizialmente condannato, è poi stato assolto per mancanza di prove. Tuttavia, lo scandalo ha lasciato un’impronta indelebile nella vita di Karima, che si è trovata trascinata in un turbine di accuse e processi che non sembrano aver fine.

“Mi ha rovinato la vita”

Karima ha dichiarato che, se non avesse mai incontrato Berlusconi, la sua vita sarebbe stata completamente diversa. “Mi ha rovinato la vita” ha confessato, aggiungendo che si chiede “tutte le notti” come sarebbe andata se non fosse mai stata coinvolta nel mondo del potere e della politica che gravitava attorno all’ex premier. Nonostante la giovane età al momento dei fatti, Karima ha ammesso di aver partecipato alle feste di Berlusconi, ricevendo denaro e regali, ma ha sempre negato di aver infranto la legge. Giustifica il suo comportamento come il risultato di una giovinezza difficile, segnata dalla necessità di guadagnare denaro per sopravvivere.

Ruby Rubacuori – 02032023 (foto Ansa)- Newsby.it

“Sono stata etichettata come una prostituta bambina”

L’infanzia di Karima non è stata facile: nata in Marocco, è arrivata in Italia da bambina e ha vissuto in condizioni complesse. Questi difficili inizi l’hanno resa vulnerabile e alla ricerca di opportunità economiche, un contesto che l’ha portata a entrare in contatto con l’entourage di Berlusconi. La sua partecipazione ai festini, però, l’ha esposta a un’attenzione mediatica feroce e a un’immagine pubblica che ancora oggi fatica a scrollarsi di dosso. «Sono stata etichettata come prostituta bambina», ha detto, «ed è una parola che ti porti dietro come un marchio per sempre».

Nel frattempo, Karima ha cercato di ricostruirsi una vita. È diventata madre di una bambina, Sofia, avuta a 19 anni. Ha anche intrapreso una relazione con un uomo che gestisce un ristorante e ha avviato una clinica di bellezza specializzata in trattamenti estetici come iniezioni di Botox e filler, un’attività che ha definito come il suo «lavoro da sogno».

I processi che la vedono coinvolta non sono ancora terminati. L’ultimo riguarda le accuse di “hush money”, ossia presunti pagamenti fatti per ottenere il suo silenzio in tribunale. Karima, insieme a circa 20 altre donne, è stata inizialmente assolta da un tribunale, ma i procuratori di Milano hanno fatto ricorso contro la decisione.

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