All’indomani della sua assoluzione, Karima El Mahroug ha commentato il processo Ruby ter durante la presentazione del suo libro a Milano. “La parte processuale è stata faticosissima. All’inizio a 17 anni c’è stata forse una parte di incoscienza. Poi però gli anni diventavano sempre più lunghi. Mi è stato subito affibbiato un marchio, quello della prostituta minorenne. Ma ho dimostrato di non esserlo mai stata. Poi la corruzione. Ieri fortunatamente c’è stata assoluzione e non me l’aspettavo perché ero abituata a ricevere solo il peggio da questa gogna mediatica e giudiziaria“, ha raccontato. “Ci ho messo un po’ a realizzare che da oggi posso iniziare a vivere da ragazza normale, con una spensieratezza che non c’è stata in passato, perché mi sono stati rubati gli anni migliori, gli anni dell’adolescenza, tempo con mia figlia, anni di vita“, ha aggiunto.
Ruby ter, Karima El Mahroug: “Non ho mai ricevuto milioni di euro”
“Non ho mai ricevuto milioni di euro, altrimenti non sarei nemmeno rimasta in Italia a soffrire tutto quello che ho sofferto“, ha aggiunto El Mahroug. Ha poi affermato di non aver parlato con Silvio Berlusconi, ex premier e leader di Forza Italia, dopo l’assoluzione.
“Come ho già risposto ieri, non è tra le mie priorità sentire Berlusconi: guardando al passato gli ho voluto molto bene, ma non è la mia priorità“, ha messo in chiaro.
“Dal presidente Silvio Berlusconi non ho mai accusato la sensazione di essere vista come un pezzo di carne“, ha sottolineato El Mahroug. “Se tornassi indietro non tornerei nella casa di Arcore – ha aggiunto -. Con la testa di adesso non tornerei, non per la persona, ma per quello che rappresenta quella persona“.