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Scade domani, 7 gennaio, la sospensione temporanea dell’esecuzione degli sfratti disposta dal Prefetto di Roma su richiesta dell’Amministrazione di Roma Capitale. Una situazione che rischia di penalizzare “soprattutto le persone e le famiglie più fragili. Già duramente colpite dalla crisi economico-sociale causata dalla pandemia“. A sottolinearlo è la Caritas che ha fatto richiesta per una moratoria di 6 mesi per gli oltre 4 mila sfratti esecutivi a Roma.
Caritas: “Il 90% non può pagare l’affitto”
“Questo è ciò che chiediamo per far fronte alla situazione drammatica nella quale imperversano queste persone. Il 90% non ha potuto pagare gli affitti per gravi difficoltà economiche“, queste le parole del diacono e direttore della Caritas di Roma, Giustino Trincia.
Proprio oggi è stata presentata una istanza per chiedere un tavolo istituzionale di confronto e di conciliazione presso la Prefettura di Roma. Le proposte sono 6 e hanno come obiettivo quello di abbassare la pressione sociale e gestire l’emergenza in piena pandemia.
Per Caritas “è necessario un confronto con tutti gli attori coinvolti, quali Comune di Roma, Regione Lazio, Forze di Polizia, ex Ipab, Inps, Piccoli proprietari, Sindacati inquilini, Terzo settore. Che, seppur con responsabilità e ambiti diversi, possono contribuire a entrare nel merito dell’emergenza abitativa e concordare apposite misure“.
“La grave ripresa della pandemia gli oltre 4 mila sfratti in via esecutiva nella sola città di Roma, sollecitano misure all’altezza della gravità della situazione nel contesto di un problema molto più vasto” ha concluso Trincia.