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“Tra qualche giorno ci sarà una manifestazione anche a Roma da parte di chi vuole negare l’evidenza e riportarci indietro. Io dico che dobbiamo ricordarci dello spirito di sacrificio e di abnegazione di tutti i nostri operatori sanitari. Che da mesi sono al lavoro con grande senso del dovere e dello Stato“. Lo ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, a margine dell’inaugurazione del nuovo Pronto soccorso del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.
Operatori al lavoro: l’attacco ai negazionisti
Il suo duro attacco riguarda la manifestazione negazionista “Italia libera”, organizzata per sabato 5 settembre a Roma da coloro che sostengono la non esistenza del Coronavirus. “Aggiungiamo che sarebbe uno schiaffo ai nostri operatori sanitari. Perché stanno da mesi al lavoro“, ha insistito D’Amato.
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Il suo intervento è arrivato a margine della presentazione del nuovo pronto soccorso del Policlinico universitario Campus Bio-Medico di Roma. È stato inaugurato questa mattina e sarà attivo dalle 18 di oggi. Presenti alla cerimonia il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, la sindaca Virginia Raggi e appunto Alessio D’Amato, assessore regionale alla Sanità.
Il nuovo pronto soccorso di Roma
Il grande orgoglio riguarda la nuova struttura ospedaliera a disposizione dei cittadini di Roma. “È dotata delle più moderne tecnologie. Abbiamo costruito anche un percorso protetto per possibili pazienti Covid“, ha spiegato il dg Paolo Sormani. Un bacino potenziale di circa 300mila residenti per un afflusso stimato in 45mila accessi annui. Il tutto in una struttura di 2.100 metri quadrati, realizzata seguendo i più aggiornati modelli organizzativi, tecnologici e di triage.
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“Da sindaco non posso che essere felice di questa apertura di un pronto soccorso“, ha invece dichiarato la sindaca di Roma Virginia Raggi, a margine dell’inaugurazione del nuovo Pronto soccorso-DEA di primo livello. D’accordo con Zingaretti? “Mi auguro solo che questi investimenti vengano fatti anche nella sanità pubblica, non solo privata“, ha aggiunto.
