Riaperture, un anno fa ricominciava l’incubo: ora è tutto cambiato

Oggi, lunedì 11 ottobre, è la giornata in cui sostanzialmente entrano in vigore le nuove (e definitive) riaperture post-Covid. Capienza al 100% per cinema e locali di cultura, abolizione di fatto del distanziamento di almeno un metro, ripartenza delle sale da ballo. Ormai si sta vedendo sempre di più la luce in fondo al tunnel. Il tutto in un mese di ottobre che è completamente diverso da quello di esattamente un anno fa.

Ottobre 2020: altro che riaperture…

Il 13 ottobre 2020 l’allora presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, deve rispolverare i dpcm, che erano stati molto in voga nella primavera precedente. Con il decreto di quel giorno, si torna all’obbligo dell’uso della mascherina anche all’aperto. Vengono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto e le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose sono consentite con la partecipazione massima di 30 persone. Passano cinque giorni e si cambia ancora: l’orario di chiusura di bar e ristoranti è fissato per le ore 24. Ma non bastava ancora. Il 25 ottobre l’incubo della seconda ondata si materializza: chiusura alle ore 18 di tutti i ristoranti, bar e gelaterie; serrata totale per teatri, cinema e palestre. Le riaperture di fine maggio sono un lontanissimo ricordo.

La domanda tormentone dell’autunno-inverno 2020-2021: di che colore è la mia Regione?

A inizio novembre tutti noi dobbiamo fare i conti con i colori delle Regioni: a seconda della gravità della pressione ospedaliera e delle terapie intensive, ogni ente territoriale viene collocato in una delle tre fasce: gialla, arancione o rossa. In ogni caso entra in vigore in tutta Italia il coprifuoco dalle 22 alle 5; fino alla fine della primavera successiva. Ogni settimana un’ordinanza del ministro della Salute fa promuovere o retrocedere una Regione in una diversa zona cromatica. La Lombardia, per esempio, dal 6 novembre al 14 giugno cambia colore per ben 20 volte.

Tuttavia, dopo un Natale e una Pasqua al “chiuso”, il 26 aprile si torna a rivedere la luce: la gran parte del nostro Paese entra stabilmente in zona gialla: riaprono bar e ristoranti (ma solo all’aperto), nonché teatri e cinema. Tra fine maggio e inizio giugno il coprifuoco viene progressivamente spostato alle 23 e poi alle 24 (per poi essere completamente abolito); nei bar e ristoranti si può consumare anche al coperto e riaprono palestre e stadi. L’estate diventa sempre più caratterizzata da nuove riaperture e allentamenti del limite delle capienze, fino ad arrivare alle ultime novità di oggi. Insomma: il vaccino ha fatto la differenza e, a differenza dell’anno scorso, ha decisamente consentito di salvare questo autunno.

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