Riaperture e capienze aumentate:
il Cdm approva il decreto legge

Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il decreto legge che aumenta le capienze nei luoghi di cultura e riapre le discoteche. Le nuove disposizioni entreranno in vigore da lunedì 11 ottobre. In zona bianca, la capienza dovrebbe essere del 50% al chiuso e del 75% all’aperto. Il documento specifica che “nei locali al chiuso” dove si balla “dev’essere garantita la presenza di impianti di aereazione senza riciclo dell’aria e restano fermi gli obblighi di indossare” la mascherina “a eccezione del momento del ballo”.

Cosa cambia per cinema e teatri

Per quanto riguarda cinema, teatri e altri spazi culturali, la capienza dovrebbe essere portata al 100% in zona bianca. Nelle Regioni gialle, invece, dovrebbe scendere al 50%. Il decreto legge, infatti, specifica che in zona bianca “la capienza consentita è pari a quella massima autorizzata”, mentre “in zona gialla, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali e spazi anche all’aperto, sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, sia pe gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale, e l’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19 di cui all’articolo 9, comma 2. In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata”.

Gli eventi sportivi

Il decreto legge, inoltre, prevede che in zona bianca l’accesso “agli eventi e alle competizioni sportive” è consentito solo a chi è in possesso del Green Pass. “La capienza consentita non può essere superiore al 75% di quella massima autorizzata all’aperto e al 60% al chiuso”. Il testo specifica che queste misure valgono sia per gli eventi sportivi nazionali che per quelli internazionali.

Discoteche, Fedriga: “Soddisfatto per la decisione”

Massimiliano Fedriga, il presidente della conferenza delle Regioni, ha accolto con soddisfazione le maggiori aperture “delle attività maggiormente colpite dalla pandemia”, come le discoteche. Si tratta di una decisione “in linea con quanto la Regione Friuli Venezia Giulia aveva portato all’attenzione del governo”.

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