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“Gli errori sono stati ripetutamente segnalati, sia ad Ats Milano che alla Regione. Ma nessuno ci ha risposto“. È quanto spiega il sindaco del Comune di Segrate, Paolo Micheli, a proposito dell’errore sul calcolo Rt dei dati forniti al ministero della salute da parte di Regione Lombardia.
Il sindaco di Segrate spiega l’errore sui numeri
“L’errore è semplice – spiega il sindaco di Segrate –. Il 12 ottobre è arrivata un’ordinanza dal ministero della Salute. Quest’ordinanza diceva che una persona poteva essere dichiarata guarita da Covid senza il secondo tampone. Si tratta del tampone che certifica la guarigione“. Proprio questo avrebbe scatenato la confusione nei dati della Regione Lombardia.
“In seguito a quest’ordinanza – prosegue infatti il sindaco – c’è stata una quantità di cittadini di Segrate che si sono ammalati e che nel frattempo sono guariti. Il medico ha formalizzato il fatto che potessero uscire di casa. Questa tipologia di malati, ex infetti di Covid, nella sostanza continuavano a risultare all’interno del database della Regione Lombardia“.
“Da noi segnalazioni, da Regione Lombardia nessuna risposta”
Quindi dal sindaco Micheli una ricostruzione dell’accaduto: “Lo strumento non stava funzionando a dovere. Ci siamo accorti che i medici di base facevano il loro mestiere, facevano quello che era stato loro detto di fare. Ma quei nomi rimanevano lo stesso. Lo strumento, che era andato in crash, aveva sommato tutte le persone che nel tempo erano risultate positive al Covid. A quel punto, secondo me, i tecnici in Regione Lombardia o chi per loro hanno messo mano allo strumento e si sono accorti che una parte delle voci non era stata esclusa dal conteggio“.
Micheli aggiunge anche che da Segrate erano addirittura arrivate delle segnalazioni: “Quando abbiamo iniziato ad avere qualche dubbio, noi abbiamo segnalato che c’erano delle anomalie. Abbiamo scritto ai medici e fatto chiamate informali. Nessuno ci ha mai risposto. Spiace“, continua il primo cittadino, “che la politica non stia chiedendo scusa. Io non ho dubbi che questo sbaglio sia da imputare a Regione Lombardia. Ed è anche quello che pensano anche i miei colleghi di centrodestra“.