Lo scorso giovedì 14 aprile tre allievi del corso per guide alpine sono rimasti intrappolati sotto una valanga in Val di Rhemes, nella zona del Gran Paradiso in Valle d’Aosta. La valanga si era staccata giovedì pomeriggio nella zona di Tsanteleine al confine con la Francia e le ricerche, sospese la sera, sono riprese questa mattina.
La vicenda e le vittime
Il primo alpinista che ha perso la vita nella valanga è Lorenzo Holzknecht, di 39 anni, con una carriera di altissimo livello nello scialpinismo. Lo sfortunato incidente è accaduto proprio durante uno degli ultimi corsi per prendere l’abilitazione. La seconda vittima è Sandro Dublanc, maestro di sci di Champorcher, di 44 anni. Infine si compiange Elia Meta Della Corna, finanziere di 38 anni, che era stato dapprima in Marina e poi nella Guardia di finanza specializzandosi in soccorso alpino, ed era in servizio nella caserma di Entrèves.
A dare l’allarme in seguito alla tragica valanga è stato l‘istruttore delle tre aspiranti guide alpine, Matteo Giglio, di 49 anni. Anch’egli era rimasto travolto ma è riuscito a scampare alla tragedia che ha colpito Lorenzo, Sandro ed Elia. Subito dopo la valanga infatti, il responsabile della cordata aveva cercato di estrarre i corpi dalla neve ma i tre non davano ormai segni di vita. Giglio è sceso subito a valle per riportare la notizia e chiamare i soccorsi, i quali hanno avuto non poche difficoltà a tornare in quota a causa del maltempo.
I corpi sono stati ritrovati oggi, venerdì 14 aprile, e sono stati portati in elicottero fino all’aeroporto Corrado Gex di Saint-Christophe ad Aosta. Sono intervenuti in elicottero il Soccorso alpino valdostano e il Soccorso alpino della guardia di finanza.
Le parole di cordoglio di Testolin
Renzo Testolin, presidente della Regione Valle d’Aosta, si è espresso a nome del governo regionale e del Soccorso alpino valdostano per la tragica vicenda che ha colpito in Val di Rhemes Sandro Dublanc, Lorenzo Holzknecht ed Elia Meta, i tre aspiranti alpinisti che hanno perso la vita così tragicamente.
Queste le parole del presidente: “Siamo vicini al dolore delle famiglie e a tutta la comunità delle Guide alpine, rappresentata dall’Unione valdostana guide di alta montagna e alla Guardia di Finanza, così come la nostra vicinanza, in queste ore, va a tutti i professionisti che, sin da subito, si sono attivati con impegno e dedizione nelle difficili operazioni di soccorso, impegnative anche da un punto di vista emotivo, in relazione all’esito delle ricerche che purtroppo, nonostante tutti gli sforzi profusi, non hanno consentito di salvare le tre giovani vite.”
Testolin si rammarica per la perdita di tre uomini di montagna che avevano il sogno di trasformare una passione in professione. Quest’anno molti tragici incidenti hanno coinvolto le Alpi e la scomparsa dei tre giovani si inserisce tristemente in questo quadro. Il presidente della Regione Valle d’Aosta afferma che ciò sollecita a tenere alta l’attenzione e l’impegno riguardo al tema della sicurezza in montagna.