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Oggi, venerdì 17 dicembre, Ravanusa si è stretta attorno alle nove vittime della strage in occasione dei funerali. I feretri hanno attraversato la strada principale del paese, corso della Repubblica, e sono arrivati avanti alla Chiesa Madre di San Giacomo, in piazza Primo Maggio. Non lontano da via Trilussa, “epicentro” dell’esplosione provocata da una fuga di gas.
Le istituzioni ai funerali della strage di Ravanusa
Presente, in rappresentanza del governo, il ministro alle Infrastrutture, Enrico Giovannini, insieme al capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, e al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Tantissima la gente presente, stretta attorno ai feretri. Grande commozione in piazza per la cerimonia officiata dall’arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano.
Ad accoglierli anche il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa; mentre in elicottero, da Roma, è arrivato il capo dipartimento dei Vigili del fuoco, Laura Leo. Corso della Repubblica era listato a lutto con diverse corone di fiori. Fra questi anche un gigantesco cuore con la foto dei coniugi Selene Pagliarello e Giuseppe Carmina; oltre a uno più piccolo con scritto “Samuele” e con accanto un piccolo peluche.
La lettera del sindaco: “Avremmo voluto fare di più”
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Il sindaco Carmelo D’Angelo ha parlato a nome di tutta Ravanusa nel giorno più triste, quello dei funerali di Stato. Al termine della cerimonia il primo cittadino ha espresso il proprio dolore per la tragedia che si è consumata. In un accorato e commosso appello nei confronti delle autorità presenti, il sindaco ha fatto capire che nessuno potrà mai dimenticare le vittime della strage, compreso il piccolo Samuele che sarebbe nato di lì a pochi giorni.
I feretri lasciano la piazza: palloncini per il piccolo Samuele
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I feretri delle nove vittime della strage di Ravanusa hanno infine lasciato piazza Primo Maggio. Grande commozione e applausi scroscianti da parte delle centinaia di persone che si sono assiepate lungo tutta la piazza per rivolgere l’ultimo saluto a coloro che hanno perso la vita a causa della violenta esplosione della palazzina di via Trilussa. L’ultimo omaggio è stato rivolto al piccolo Samuele, morto ancora nel grembo della madre e salutato con un lancio di palloncini bianchi e azzurri verso il cielo.