Le forze dell’ordine svolgono un ruolo molto importante all’interno della società, perché con i loro interventi rendono possibile mantenere la quiete pubblica e la convivenza civile. Pur potendo agire in modi non concessi ai normali cittadini, devono comunque rispettare delle leggi ben precise e fare il possibile per non superarne i confini. In questo articolo andremo a chiarire cosa può o non può fare la polizia, cercando di rispondere ad alcuni dei dubbi più comuni su arresti e perquisizioni.
In quali circostanze la polizia può eseguire un arresto?
La polizia può effettuare un arresto in flagranza di reato, ossia quando il colpevole è sorpreso nell’atto di commettere un crimine. L’articolo 380 del codice di procedura penale stabilisce infatti che “gli ufficiali e gli agenzi di polizia giudiziaria procedono all’arresto di chiunque è colto in flagranza di un delitto non colposo, consumato o tentato, per il quale la legge stabilisce la pena dell’ergastolo o della reclusione non inferiore nel minimo a cinque anni e nel massimo a vent’anni”.
Esistono però anche altre circostanze nelle quali ciò può avvenire. Per esempio, la polizia può arrestare il reo al termine di un inseguimento, effettuato dai poliziotti stessi, dalla vittima o da altre persone, ma anche qualora il responsabile sia sorpreso con prove che lo ricollegano al reato. In questi casi è possibile parlare di quasi flagranza. L’arresto può essere obbligatorio, in caso di reati gravi, o facoltativo, quando il crimine commesso è di entità minore. In quest’ultimo caso spetta alla polizia stabilire se procedere o meno con l’arresto.
Si verifica un abuso di potere quando, in seguito all’arresto, la polizia esercita della violenza non necessaria sul reo o ne limita ulteriormente la libertà, in modi non previsti dalla legge. Per fare un esempio, non è possibile immobilizzare del tutto una persona condotta in questura o usare dello spray urticante su chi è già stato ammanettato e non rappresenta più una minaccia.
Quando un’ispezione o una perquisizione sono lecite?
In alcuni casi, la polizia può ispezionare un’abitazione per ricercare elementi utili per identificare una fattispecie di reato o eseguire una perquisizione per cercare l’arma del delitto. Prima di poter agire, gli agenti devono ottenere l’autorizzazione di un magistrato ed esibire il cosiddetto “mandato” a chi vive nella residenza che dev’essere controllata. Ogni ispezione o perquisizione irregolare rappresenta un abuso di potere. C’è però un’eccezione: se la polizia coglie una persona in flagranza di reato può procedere alla perquisizione e/o all’ispezione anche senza l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria.