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Nei giorni in cui si è riacceso il dibattito sui pagamenti elettronici, alla luce delle nuove misure inserite in manovra dal Governo Meloni, tra i commercianti romani c’è scetticismo. “La soglia dei 60 euro? Non ha nessuna rilevanza“, sostiene la proprietaria di un bar pasticceria storico di viale Eritrea. “Sinceramente poteva andare bene anche come era prima, ci siamo sempre trovati bene“, conferma il proprietario di un altro bar poco più avanti. Quello che preoccupa, invece, sono le commissioni applicate dai vari operatori bancari. “Sono elevate, influiscono notevolmente, andrebbero abbassate“, dice la titolare di un piccolo esercizio commerciale di prodotti per il benessere naturale nel quartiere africano. “Devono essere abolite“, sostiene il proprietario di un negozio di scarpe, che sul tema evasione fiscale aggiunge: “Non la fa chi guadagna 1.300 euro al mese, ma le grandi aziende, le multinazionali“.