Per commemorare il 76° anniversario della strage di Portella della Ginestra, in Sicilia, per quest’anno la Cgil e la Flc, la Federazione lavoratori della conoscenza, hanno organizzato per il primo maggio una manifestazione dal titolo: “La conoscenza coltiva la memoria e i diritti”. Lo scopo, ancora una volta, quello di porre attenzione ai vari problemi del mondo del lavoro. Un corteo nutrito che ha visto la partecipazione anche della segretaria del Pd Elly Schlein: partito dalla Casa del Popolo di Piana degli Albanesi, il corteo è arrivato nel luogo della strage compiuta il primo maggio 1947. Qui, per mano della banda di Salvatore Giuliano, persero la vita undici persone allora riunite per la festa dei lavoratori. A sfilare, oltre Mario Ridulfo, segretario provinciale della Cgil, e Francesco Sinopoli, segretario nazionale della Flc, istituzioni della stampa, giornalisti e cittadini.
Le parole di Elly Schlein
Non sono mancati gli attacchi al governo nel discorso di Schlein. Con parole precise, e dure, in occasione della festa del lavoro la segretaria del Pd ha dichiarato: “Il cosiddetto decreto lavoro che oggi il governo vuole varare è in realtà un decreto povertà e precarietà. Non è la direzione giusta. Si deve andare verso un lavoro più stabile e ben remunerato. Non è possibile che ancora non sia tutelato il lavoro digitale. Si devono potenziare gli ispettori del lavoro”. Per Schlein, il lavoro in Italia non solo è povero, ma anche “pirata”. Una situazione che vivono in particolare le donne e i giovani. “Bisogna fare una legge sulla rappresentanza che elimini i contratti pirata. Si deve introdurre il salario minimo“. Parole a cui hanno fatto seguito quelle del segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo: “Siamo qui, assieme a Elly Schlein, per commemorare le vittime di quella che fu la prima strage di stato con il piombo mafioso rivolto contro inermi lavoratori che manifestavano liberamente“.
Proposte e obiettivi futuri
Anthony Barbagallo ha poi continuato il suo discorso parlando di mafia, attualità e progetti per il futuro. “Sulla lotta alla mafia non si può, e non si devono, fare passi indietro. Bene, anzi benissimo, l’arresto di Messina Denaro”, ha proseguito il segretario, ricordando che bisogna evitare di ‘abbassare’ l’attenzione. “Come ha già detto ieri Elly Schlein, sarà molto utile organizzare qui in Sicilia nei prossimi mesi un confronto di livello nazionale, due giorni di studio di confronto e studio sull’attualità degli interessi mafiosi, sulle capacità di infiltrazione nella pubblica amministrazione e sull’estrema attualità della legge voluta da Pio La Torre”.
Non è mancato l’intervento di Mario Ridulfo, segretario della Cgil Palermo, che ha parlato di diritti, lavoro e memoria. “La conoscenza coltiva la memoria e i diritti è il titolo scelto per la manifestazione. C’è ancora gente che vive di precariato: bisogna creare lavoro, non precarietà. C’è ancora molto da fare, la battaglia è lunga, il primo maggio deve essere una data di rilancio“.