CRONACA (Aulla, Massa Carrara). Cala il tramonto sulle macerie del ponte di Albiano Magra, crollato stamani proprio mentre due furgoni lo stavano percorrendo.
L’omonimo fiume si fa largo lungo il cemento collassato a inizio giornata quasi incurante di quanto accaduto, con la corrente che però non porta via le domande che, anzi, permangono.
Ponte crollato: nessuna vittima
Non ci sono state vittime, e questa è una buona notizia. Il corriere della Bartolini è stato ricoverato in codice giallo, mentre il tecnico Tim è un po’ “l’uomo del giorno”, immortalato pochi secondi dopo il crollo mentre con calma in appaenza serafica risaliva lo scheletro del cavalcavia per fuggire a nuovi eventuali cedimenti.
Il Coronavirus, sembra un paradosso, ha dato una mano. Il ponte collega infatti La Spezia a Massa Carrara, ma soprattutto la SS70 con la Cisa, la nota bretella che conduce al confine fra la Liguria e la Toscana e, tanto per dire, alla Versilia. Vero che non siamo in piena estate, ma vero anche che il lockdown italiano a causa del Covid-19 ha permesso di evitare un passaggio di mezzi che in quel momento sarebbe stato deleterio. Come, ahinoi, abbiamo di recente già visto nemmeno così tanto lontano da lì.
Domande senza risposta sul ponte crollato
Restano le domande, quelle sì. Ci si chiede come mai, nonostante controlli avvenuti a novembre, il ponte abbia ceduto così, come un castello di carte. Ci si chiede perchè, nonostante le segnalazioni dei cittadini su preoccupanti crepe lungo la struttura, non ci si sia attrezzati maggiormente per la messa in sicurezza. Un po’ i soliti quesiti, cui solo indagini accurate potranno probabilmente far luce.
Nel fratempo Aulla ha una ferita difficile da rimarginare, anche perchè quel ponte è un’arteria molto importante per il territorio, ora rimasto quasi isolato al di là del fiume.