[scJWP IdVideo=”d9Czb5a6-Waf8YzTy”]
Presentati oggi, 29 dicembre, al Salone delle conferenze del Viminale i consuntivi del Servizio Analisi criminale e del Servizio di Cooperazione internazionale di polizia del Dipartimento di Pubblica sicurezza. “La fotografia che restituiamo è importante, con quasi 1.400 latitanti catturati nell’ambito della cooperazione di polizia – commenta il prefetto Vittorio Rizzi, vicedirettore generale della Pubblica sicurezza e direttore centrale della polizia criminale -. Tra questi ci sono personaggi di assoluto rilievo come Morabito”.
La cattura del superlatitante Rocco Morabito in Brasile
Il riferimento è a Rocco Morabito, alias ‘u Tamunga, uno dei più importanti narcotrafficanti collegati alla ‘ndrangheta. Morabito, fino alla sua cattura, era inserito nell’elenco ristretto dei latitanti di massima pericolosità. In Italia deve scontare una condanna a trent’anni per traffico internazionale di cocaina. Rocco ‘u Tamunga è finito in manette a maggio in Brasile, dopo una fuga di due anni a seguito di un’evasione dal carcere in Uruguay prima dell’estradizione. Nel 2017, infatti, gli investigatori erano riusciti a catturarlo dopo una fuga durata 27 anni.
“Siamo stati protagonisti di arresti in 74 Paesi diversi. Il dato più importante è una costante diminuzione dei reati rispetto agli anni passati. C’è stato un aumento esponenziale dei crimini informatici. Il65% dei reati di truffa denunciati sono avvenuti online“, conclude il prefetto Rizzi.
Polizia, Giannini: “Con la cooperazione raggiunti risultati importanti”
[scJWP IdVideo=”TRz0hrXK-Waf8YzTy”]
“La cooperazione è importante per tutto il Dipartimento per la Pubblica sicurezza. Sono stati raggiunti risultati veramente importanti con la cattura dei latitanti e con tante attività investigative all’estero, non facendo mai cessare anche durante la pandemia strettissimi rapporti di collaborazione internazionale”. Lo dichiara infine il capo della polizia, Lamberto Giannini, a margine della presentazione dei consuntivi.