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Sono 72 i migranti di origine tunisina arrivati nella notte tra martedì e mercoledì, intorno alle 2.30, al Centro Polifunzionale di Castello di Annone, in provincia di Asti. A confermarlo la Croce Rossa del capoluogo piemontese, che gestisce il Centro. C’è preoccupazione da parte dell’amministrazione del piccolo paese dell’astigiano che conta poco meno di 2mila abitanti. Benché i migranti siano risultati tutti negativi al tampone effettuato allo sbarco in Sicilia, si teme una fuga dal Centro che comprometterebbe il protocollo sanitario in materia di prevenzione dal contagio da Covid-19. Una preoccupazione sottolineata dalla stessa sindaca della cittadina piemontese.
La Croce Rossa: “Sette donne e circa dodici minori tra i migranti arrivati”
A spiegare la situazione del gruppo arrivato nella notte nel Centro Polifunzionale è il presidente della delegazione provinciale della Croce Rossa, Stefano Robino. “Tra di loro ci sono sette donne e una dozzina di minorenni. Hanno tutti ricevuto un tampone negativo al Covid allo sbarco in Sicilia, ma a breve saranno nuovamente testati – afferma, confermando che le autorità si stanno impegnando per il rispetto del protocollo anti-Covid –. I nuovi arrivati trascorreranno quattordici giorni in isolamento prima di essere accolti in altre strutture piemontesi.
La sindaca di Castello di Annone: “Le decisioni dovrebbero essere più condivise”
Preoccupata per l’evolversi della situazione in Piemonte è la sindaca di Castello di Annone, Silvia Ferraris. “Il Governo si era preso l’impegno di non inviarci altri migranti durante l’emergenza sanitaria, ora sono preoccupata che possano fuggire - dichiara la prima cittadina -. Queste decisioni dovrebbero essere più condivise: non è che non li vogliamo, ma chiediamo di essere tutelati per la nostra sicurezza“.
“Ci sarà una sorveglianza ventiquattr’ore al giorno, auspichiamo che tutti rispettino le regole. Il nostro timore è che possano andare via senza rispettare le prescrizioni stabilite. Ci hanno rassicurato dicendo che ci sarà un sussidio per le forze dell’ordine locali, perché bisogna assicurare la presenza di personale h24“ ha concluso la sindaca.