Dopo le dure polemiche dei giorni scorsi, ieri mattina Papa Francesco e Padre Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia ed ex segretario particolare di Papa Benedetto XVI, si sono incontrati faccia a faccia in udienza. A riferire dell’incontro è stata la Sala Stampa della Santa Sede dopo le dichiarazioni di Padre Georg, rilasciate a seguito della morte del Papa emerito.
Le tensioni tra Papa Francesco e Padre Georg
Nei giorni scorsi, l’ex segretario particolare di Papa Benedetto XVI, intervistato da la Repubblica, aveva affermato di aver scorto la mano del diavolo durante il pontificato di Benedetto. “L’ho sentita in realtà molto contraria, contro papa Benedetto“. Padre Georg ha poi rilasciato al giornale tedesco Tagespost un altra dichiarazione. Il provvedimento con il quale Francesco promosse la liberalizzazione della messa in latino avrebbe “spezzato il cuore” di Ratzinger. Inoltre, l’ex segretario particolare, nel libro “Nient’altro che la verità”, ha parlato di come Bergoglio lo avrebbe congedato dall’incarico di prefetto della Casa pontificia. “Restai scioccato e senza parole quando Francesco mi disse: lei rimane prefetto ma da domani non torni al lavoro“. È una critica a Francesco anche il passaggio in cui si parla del fatto che Bergoglio scelse di abbandonare l’appartamento apostolico. “Gli spazi personali degli ultimi Pontefici“, sottolinea l’arcivescovo tedesco, sono stati “equivalenti a quelli di Francesco nell’appartamento di Santa Marta“. Dice di riferirlo “senza alcuna polemica” ma per spiegare che non era corretto contrapporre Papa Francesco e Papa Benedetto, per la diversa scelta dell’abitazione.
Bergoglio durante l’Angelus: “Il chiacchiericcio è un’arma letale”
“Il chiacchiericcio è un’arma letale, uccide, uccide l’amore, uccide la società, uccide la fratellanza. Chiediamoci: io sono una persona che divide o una persona che condivide?“. Ha detto durante l’Angelus di domenica 8 gennaio Bergoglio rispondendo, ma senza citarlo, alle parole di Padre Georg. “Noi pure, discepoli di Gesù, siamo chiamati a esercitare in questo modo la giustizia, nei rapporti con gli altri, nella Chiesa, nella società: non con la durezza di chi giudica e condanna dividendo le persone in buone e cattive, ma con la misericordia di chi accoglie condividendo le ferite e le fragilità delle sorelle e dei fratelli, per rialzarli. Vorrei dirlo così: non dividendo, ma condividendo. Non dividere – ha ribadito Papa Francesco – ma condividere. Facciamo come Gesù: condividiamo, portiamo i pesi gli uni degli altri, invece di chiacchierare e distruggere, guardiamoci con compassione, aiutiamoci a vicenda“.
Le pressioni per le dimissioni del Pontefice
Con la morte di Benedetto XVI si sono riaccese le contrapposizioni tra le due anime della Curia, quella dei conservatori e quella più liberale e bergogliana. E giorni scorsi è ventilata anche l’ipotesi delle dimissioni di Papa Francesco. “Ci sono tensioni tra progressisti e conservatori“, ha detto sempre a la Repubblica il capo dei vescovi Usa Timothy Broglio. “Ho visto la difficoltà, il fatto che non celebra, sono tutti elementi di un lavoro pastorale normale che mancano“. Ma Bergoglio sembra di tutt’altra idea. Nei fatti la risposta va in un’altra direzione con le nuove nomine fatte del Pontefice che ha anche varato la riforma della diocesi di Roma, dove il ruolo del Papa, che è il vescovo della città, ne esce ancora più rafforzato. Inoltre Papa Francesco si sta preparando ad affrontare un viaggio in Africa e, anche se mancano annunci ufficiali, nel 2023 dovrebbe andare in Ungheria, Portogallo e Mongolia. Insomma, i segnali indicano che Bergoglio intende rimanere al suo posto.