Papa Francesco e leader religiosi, l’appello: “Risposte a crisi clima”

Anche Papa Francesco e gli altri leader che rappresentano le principali religioni mondiali si uniscono alla battaglia per la salvaguardia dell’ambiente. Lo fanno in occasione dell’incontro “Faith and Science: Towards COP26“, promosso in Vaticano dalle Ambasciate britannica e italiana. Hanno quindi firmato in quasi quaranta un appello da presentare alla COP26.

Chi ha firmato l’appello di Papa Francesco

L’appello è stato quindi presentato da Papa Francesco al presidente designato della COP26, Alok Sharma, e al ministro degli Affari Esteri italiano, Luigi Di Maio. La richiesta dei leader religiosi è che il mondo raggiunga il prima possibile l’azzeramento delle emissioni nette di carbone, per limitare l’aumento della temperatura media globale a 1,5 gradi al di sopra dei livelli preindustriali.

A Papa Francesco si sono uniti rappresentanti di alto profilo di tutte le confessioni cristiane, islamiche sia sunnita che sciita, ebraismo, induismo, sikhismo, buddismo, confucianesimo, taoismo, zoroastrismo e giainismo. L’esortazione è alle “nazioni più ricche e quelle con le maggiori responsabilità a prendere l’iniziativa“. E la richiesta è di intensificarela loro azione per il clima in patria e sostenendo finanziariamente i Paesi vulnerabili per adattarsi e affrontare il cambiamento climatico“.

Gli obiettivi: “Pensare alle generazioni future”

La COP26 di Glasgow è chiamata con urgenza a offrire risposte efficaci alla crisi ecologica senza precedenti e alla crisi di valori in cui viviamo – ha fatto sapere Papa Francesco –. Così si punta a offrire concreta speranza alle generazioni future. Desideriamo accompagnarla con il nostro impegno e con la nostra vicinanza spirituale“.

Tutto è collegato, nel mondo tutto è intimamente connesso. Non solo la scienza, ma anche le nostre fedi e le nostre tradizioni spirituali mettono in luce questa connessione esistente tra tutti noi e con il resto del creato. Nessuna creatura basta a sé stessa. Ognuna esiste solo in dipendenza dalle altre, per completarsi vicendevolmente, al servizio l’una dell’altra“, ha aggiunto Papa Francesco.

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